L’Europa può tutelarsi?
Dopo la Danimarca, è stato in Finlandia che il presidente Macron, in viaggio ufficiale, è venuto a difendere l’idea di un’Europa della difesa. E lui, per così dire, ha abbinato le sue parole ai fatti, promettendo, se necessario, il sostegno del presidente finlandese Sauli Niinistö France. La Finlandia, come la Svezia, non è membro della NATO. Non beneficia quindi delle misure di rassicurazione dell'alleanza come gli Stati baltici, la Polonia o la Romania, di fronte alla rapida ascesa della potenza militare della Russia. Anche Helsinki, come Stoccolma, si è impegnata ad aumentare significativamente i propri sforzi di difesa di fronte alla minaccia russa.
Tuttavia, e non fraintendiamoci, se questo annuncio ha un innegabile significato simbolico, non riuscirà a cambiare le tensioni o i timori in questa parte d’Europa, a meno che, ovviamente, la Francia non metta in gioco la sua deterrenza, che non andrà bene, almeno non in questo modo.
L'annuncio del presidente francese manca intrinsecamente di profondità per poter servire da base per ridefinire una visione della difesa europea. Da un lato si tratta solo della Francia, e in modo molto vago. Un annuncio simile fatto da o per conto della coppia franco-tedesca avrebbe quindi una portata e una percezione completamente diverse, in Finlandia come in altri paesi europei.
D’altro canto, anche i mezzi militari che la Francia potrebbe utilizzare oggi per rassicurare la Finlandia sono più che simbolici. E non parliamo di mezzi con una vera e propria vocazione difensiva in un teatro nordeuropeo contro un avversario come la Russia. Ricordiamo che la Francia dispone oggi, e prevede di avere nei prossimi 15 anni, soltanto 200 carri armati da combattimento e un centinaio di sistemi di artiglieria. Anche con il sostegno della Germania, che ha solo 320 carri armati teorici e 140 sistemi di artiglieria, la capacità di proiezione della Finlandia in supporto sarebbe particolarmente limitata.
L'annuncio del presidente francese alla Finlandia, come appello per l'attuazione sistematica di a Articolo europeo 42-7 di sicurezza collettiva rafforzata, avrà peso solo quando Francia e Germania si saranno impegnate congiuntamente in uno sforzo volto a rafforzare in modo significativo le loro capacità militari, rafforzando così la deterrenza convenzionale del continente.
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