I micro e nano satelliti rivoluzioneranno l’acquisizione dell’intelligence tattica
Come Olivier Dujardin ha trattato molto bene nel suo articolo “ Accesso negato e nebbia di guerra » , I sistemi d'arma Denial of Access come i russi S-300 e S-400, il americano PAC-3 o il franco-europeo SAMP/T Mamba, riducono significativamente la capacità di accedere a dati rilevanti e aggiornati sul campo di battaglia e nelle profondità della forza avversaria. Tuttavia, queste informazioni sono essenziali per poter effettuare attacchi destinati a destabilizzare e indebolire l'avversario, attraverso attacchi aerei o missili da crociera.
Ma, come ogni volta dalla notte dei tempi, la comparsa di un nuovo scudo porta alla rapida comparsa di una nuova lancia. In questo caso, per mantenere l’accesso a queste informazioni fluido e costante, l’uso di micro o nano satelliti rappresenta un’alternativa efficiente ed economica. Il basso costo di questi satelliti, e la possibilità di poterli lanciare da un aereo da combattimento, rendono il loro utilizzo duttile e duttile, adattivo nelle dinamiche del combattimento, a differenza dei satelliti tradizionali, essenziali ma con costi di progettazione e produzione molto importanti. .
Certo, questi nanosatelliti sono potenzialmente esposti a missili antibalistici esoatmosferici, come gli americani THAAD o i futuri russi S-500, ma il costo molto elevato dei missili capaci di intervenire a queste quote li riserva per un uso esclusivo contro armi balistiche. E anche se l’avversario decidesse di utilizzare i suoi sistemi antibalistici per contrastare il lancio di nanosatelliti, esaurirebbe le sue riserve difficilmente rinnovabili laddove la progettazione di nanosatelliti sarà rapida ed economica.
La tecnologia dei nano e dei microsatelliti associata a quella del lancio di questi dispositivi è quindi di importanza strategica per poter avere accesso a informazioni affidabili e aggiornate, e la Francia ha già saputo in più occasioni promuovere l’interesse di hanno fonti proprie, soprattutto nei confronti degli americani che a volte nascondono le informazioni condivise con gli alleati per sostenere i loro obiettivi.
Non possiamo quindi che accontentarci di vedere una start-up come UnseenLabs sarà supportata dal sistema DefInvest della DGAin collaborazione con BPI. Non bisogna però trascurare la dimensione del lancio, un ambito nel quale Dassault Aviation investe da diversi anni e offre soluzioni molto interessanti. Logicamente, questa coppia Dassault/UnseenInvest dovrebbe essere un progetto di difesa europeo di punta, perché tutta l’Europa trarrebbe vantaggio dall’avere proprie fonti di intelligence.
Al di là dei progetti di collaborazione industriale, è possibile che Difesa Europa trovi i primi successi operativi in programmi di questo tipo, a vantaggio di informazioni di prima mano più che di pura capacità militare.
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