A partire dagli anni '70 sono stati sviluppati numerosi sistemi d'arma basati sulla guida laser, che offrono un'elevata precisione, in particolare contro bersagli in movimento. Se in Occidente esistono oggi numerosi programmi basati sull'effetto termico di un raggio laser su un bersaglio, con lo scopo di distruggerlo, altri programmi cercano di utilizzare questo raggio per disturbare i rilevatori e gli autodirettori di queste armi.
Ciò è particolarmente vero per il programma della società russa JSC NPO Almaz, per lo sviluppo di un laser di controrilevamento aereo, come riportato nella relazione annuale della società. A differenza dei sistemi d'arma che utilizzano i laser per distruggere un bersaglio, i sistemi di controrilevamento richiedono una potenza elettrica molto inferiore, consentendo un rapido dispiegamento dell'attrezzatura. Nel caso di questo sistema, verrebbe trasportato e alimentato da un aereo da trasporto, o anche da un aereo da combattimento, senza la necessità di modifiche estese per fornire l’energia elettrica necessaria.
Tuttavia, l’utilizzo di questa tecnologia resterà molto probabilmente aneddotico, o comunque limitato. Il controrilevamento laser, infatti, interessa solo nei confronti di un avversario che utilizzi sistemi di guida laser, quindi durante un impegno di media o alta intensità. In questo caso, è probabile che lo stesso avversario disponga di armi antiaeree, soprattutto perché la portata effettiva dei laser a bassa potenza è limitata dalle condizioni meteorologiche, in particolare dalla nuvolosità. In effetti, questo approccio sarà certamente limitato ai fastidi del tempo di pace, o sarà usato con molta parsimonia sul campo di battaglia.
Resta il fatto che ciò rappresenta, ancora una volta, una dimostrazione del pragmatismo dei programmi di difesa russi, che cercano di ottenere un vantaggio, anche limitato, attraverso investimenti anch'essi limitati.