La creazione dell’Unità di Coordinamento dell’Intelligenza Artificiale della Difesa: il consolidamento della strategia del Ministero delle Forze Armate sull’AI
Il Ministero delle Forze Armate ha formalizzato la Cellula di Coordinamento dell'Intelligenza Artificiale per la Difesa (CCIAD). Questo è allegato alla Defense Innovation Agency (AID). Il professor Michaël Krajecki, specializzato in intelligenza artificiale, è nominato a capo di questa entità. La CCIAD sarà composta da una ventina di specialisti multidisciplinari entro il 2020. Inoltre, questa squadra avrà il supporto di “200 esperti e specialisti in IA che il Ministero recluterà entro il 2023”. La CCIAD è quindi un’avanguardia della strategia francese in termini di IA.
Non sorprende che questa organizzazione sia guidata da un professore universitario. Come sottolinea AID, la strategia AI del ministero può essere realizzata solo attraverso una totale sinergia tra il mondo militare e il mondo accademico. Pertanto, il Ministero delle Forze Armate è portato a sviluppare, in collaborazione con l’Agenzia Nazionale per la Ricerca, Istituti interdisciplinari di IA (3IA) focalizzati su questioni di Difesa.
La missione principale della CCIAD è strutturare i progetti del Ministero nel campo dell'IA. A tal fine, è probabile che il documento di orientamento sull’innovazione della difesa AID 2019 fungerà da linea rossa. Quest’ultimo, infatti, considerava esplicitamente l’IA come “un’area trasversale di impegno” da esplorare in modo più approfondito. a fortiori, se la CCIAD seguirà le indicazioni del documento AID, i principali ambiti di riflessione saranno:
- robustezza
- imbarcabilità
- semplificazione dei processi di apprendimento
- adattabilità alle nuove situazioni
- interfacce uomo/intelligenza artificiale.
- aumentare le prestazioni attraverso approcci ibridi che combinano approcci statistici e basati su regole.
Per la fine del 2019 è stato inoltre annunciato un comitato etico ministeriale sul tema dell'intelligenza artificiale, inserito nella strategia del Ministero delle forze armate sull'intelligenza artificiale. Il suo compito sarà quello di condividere le proprie riflessioni sulle questioni sollevate dalle "tecnologie emergenti" tecnologie come l’intelligenza artificiale e il loro utilizzo da parte dell’uomo nel campo della difesa. Allo stesso tempo, il Ministero delle Forze Armate sembra seguire la volontà dell’Unione Europea. Vuole infatti posizionarsi come paladino dell’etica applicata all’IA, come dimostrato dalla pubblicazione delle sue recenti “linee guida etiche per un’IA affidabile”.
Nel momento in cui il Lo annuncia la DARPA considerare un'interfaccia che colleghi il cervello a una macchina per migliorare l'interfaccia uomo/intelligenza artificiale, è certo che queste due entità avranno ruoli essenziali nella strategia del ministero. Ciò è confermato dalla volontà del Ministero di dedicare più di 100 milioni di euro all'anno a queste nuove sfide.
Attraverso la creazione e l’intreccio di tali entità specializzate nell’IA, la strategia del Ministero delle Forze Armate in questo ambito sembra poggiare su solide basi.
Romain Hénaff -Specialista dell'intelligenza artificiale
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