Il drone da combattimento stealth S70 Okhotnik-B entrerà in servizio dal 2025

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In occasione della mostra MAKS-2019, il vice primo ministro russo Yuri Borisov dichiarato all'agenzia TASS che le prime copie seriali del Drone da combattimento stealth pesante S70 Okhontik-B entrerà in servizio dal 2025 con le forze russe. Dal 2023 al 2024 si svolgerà invece una fase prolungata di test di volo, comprese le modifiche previste per il trasporto e l'uso delle diverse attrezzature e armi che il drone dovrebbe utilizzare.

Allo stesso tempo, abbiamo appreso che il futuro drone da combattimento pesante russo potrebbe essere utilizzato in 3 modalità:

  • una modalità interamente controllata da un pilota che utilizza il collegamento satellitare come molti attuali UCAV
  • una modalità completamente automatizzata, in cui il drone effettua un volo predeterminato seguendo un piano di volo definito, ma impiega l’intelligenza artificiale di bordo per apportare i necessari adattamenti operativi. Si precisa, però, che la decisione sull’impegno non sarà delegata all’Intelligenza Artificiale, e che resterà soggetta alla decisione umana.
  • Una modalità mista, in cui il drone potrebbe essere in parte controllato da un aereo da combattimento, come il Su-57.

È interessante notare che, secondo le dichiarazioni finora rilasciate, gli ingegneri russi non sembrano evolversi verso il concetto di Loyal Wingman, come l'omonimo programma dell'aeronautica americana, ma che questo approccio rimarrà possibile attraverso la modalità mista. . Allo stesso modo, l'Okhotnik sembra destinato ad uno spettro di missioni molto più ampio rispetto al " Portatori Remoti” del programma FCAS.

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Anche se destinato ad essere impiegato in zone ad alto rischio al posto di aerei pilotati, l’Okhotnik non rientra nella categoria dei droni con attrito accettabile, direzione nella quale sembra andare il programma franco-tedesco, così come il programma Valkyrie attraverso l'Atlantico.

Il drone da combattimento Neuron durante un volo di prova con a Rafale 1 Notizie sulla Difesa | Costruzione di aerei militari | Combattere i droni
La Francia dispone di un know-how significativo ma non sfruttato per quanto riguarda gli UCAV stealth grazie al programma NEURON che è costato quasi 500 milioni di euro.

Al contrario, per le sue dimensioni, la sua massa di 20 tonnellate, la sua ampia capacità di carico e il suo prezzo probabilmente elevato per gli standard russi, l'Okhotnik-B rientra in una categoria di droni da combattimento paragonabile a quella dell'americano X47 o del neurone Dassault. Questo è anche l’asse scelto da diversi programmi cinesi di droni da combattimento.

Potremmo chiederci, sapendo che la Francia e i suoi partner hanno acquisito un know-how molto significativo sul programma Neuron e i quasi 500 milioni di euro investiti, perché il Paese non sta sviluppando un proprio drone da combattimento, in grado di rafforzare la flotta di Rafale e Mirage 2000 al vertice dello spettro operativo, in particolare per l'eliminazione dei siti antiaerei e delle batterie di missili tattici, in attesa dell'entrata in servizio dello FCAS?

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