Da quasi vent'anni, in seguito alla vendita di 7 A69 Aviso alla Turchia che non furono sostituite, e poi alla riduzione ininterrotta del formato della flotta da combattimento di superficie, la Marina francese è costretta ad aumentare la pressione operativa sugli equipaggi delle sue fregate, in per soddisfare i bisogni che si trova ad affrontare. Era quindi comune vedere fregate, in particolare le FLF della classe Lafayette, effettuare più di 180, e talvolta anche 200, giorni in mare all'anno. Questa eccessiva pressione ha avuto notevoli conseguenze sulla formazione degli equipaggi, nonché sul morale del personale, spesso confrontato a notevoli tensioni in termini di vita familiare.
Oggi, la Marina francese dispone solo di 15 fregate cosiddette di “1° grado”, tra cui 6 FREMM, 2 FDA Horizon, 1 fregata antiaerea, 1 fregata ASM e 5 fregate leggere Stealthy, frettolosamente riclassificate in questa categoria. le caratteristiche (assenza di sonar, deboli capacità antiaeree, ecc.) rispetto a 18 3 anni fa, a seguito del ritiro di due fregate ASW e di una fregata antiaerea, arrivando al limite di età.
Questa riduzione dimensionale, associata alla riduzione degli equipaggi, una FREMM conta solo 130 uomini contro i 250 delle fregate antisommergibili Tipo 70 che sostituiscono, consente alla Marina francese di considerare di trasformare parte della sua flotta flotta verso la gestione del doppio equipaggio, sull'esempio di quanto praticato da decenni per i sottomarini della Regia Marina. Concretamente, per una fregata con una disponibilità operativa molto superiore a quella del suo equipaggio, ciascuna nave sarà dotata di 2 equipaggi, ciascuno dei quali presidierà l'edificio a rotazione di 4 mesi. Attualmente è in corso una fase sperimentale sulle fregate Aquitaine a Brest e Languedoc a Tolone.
Procedendo in questo modo, la Marina francese stima che potrà tenere in mare le sue fregate FREMM 180 giorni all'anno, contro i 110 attuali, mentre gli equipaggi ne faranno solo 90. Beneficerà così di una flotta operativa equivalente di 10 FREMM rispetto alle 6 attuali, e questo senza nemmeno dover aumentare il personale, nonché personale più formato e meno esposto alle tensioni. È difficile non vedere solo dei vantaggi in questa decisione, che alcuni avanzano anche dopo l'entrata in servizio della FREMM.
Tuttavia questa misura, se molto efficace in tempi di pace o di tensioni moderate, rischia di rivelarsi un grave handicap non appena si manifestano tensioni significative. La Marina, infatti, non avrà la capacità di aumentare le proprie risorse in caso di crisi, che è tuttavia una delle sue missioni prioritarie. Così, durante la Guerra delle Falkland, la Royal Navy mobilitò 43 delle sue 53 navi da combattimento, ovvero l'80% della sua flotta teorica, e 22 delle 24 navi della flotta ausiliaria, ovvero il 90% della forza teorica. Oggi, a causa della drastica riduzione del suo formato a sole 21 navi da combattimento (18 fregate e cacciatorpediniere, 2 portaerei, 1 TCD), ha potuto schierare solo una fregata e un cacciatorpediniere nel Golfo Persico durante la crisi delle petroliere, ovvero il 10% della sua flotta teorica. Anche i suoi alleati europei non sono stati in grado di superare questo deficit operativo, anch’essi esposti allo stesso problema.
In effetti, il concetto del doppio equipaggio può apparire soddisfacente in tempo di pace, e in particolare per mantenere le prestazioni dell'equipaggio ai massimi livelli, ad esempio durante la manutenzione periodica. D’altro canto, non può servire come base per progettare un formato operativo. Anche quando le 6 FREMM avranno un doppio equipaggio, alla Marina francese mancheranno comunque almeno 3 fregate di 1° grado e 12 fregate leggere o corvette (oltre a 4 sottomarini, ecc.) per ottenere la struttura necessaria per affrontare i rischi che deve affrontare e le esigenze di protezione dei territori d'oltremare e delle coste francesi.