Negli ultimi anni, La Cina ha aumentato le sue acquisizioni di porti in Europa : Grecia, Italia, Spagna, Belgio e Portogallo sono i principali beneficiari. La Cina : rivale sistemico, secondo la Commissione europea o una semplice manna finanziaria?
Secondo Forum internazionale dei trasporti, La Cina ora controlla quasi un decimo delle attività portuali europee e questa cifra potrebbe aumentare in futuro. Ciò sfrutta una scappatoia: ogni Paese dell’UE può decidere di fare affari con la Cina in base alle proprie esigenze o, più spesso, in base alle proprie debolezze. L’onda d’urto provocata dalla crisi del 2008 ha indebolito alcuni Paesi dell’Unione più di altri (shock asimmetrico). Con un budget di 145 miliardi di euro all’anno, di cui un terzo destinato alla politica di coesione, l’Europa non è stata in grado di sostenere l’integrità del vecchio continente. La Cina compensa quindi la debolezza di un’Europa con interessi economici divergenti e quindi frammentata sul piano politico.
La tabella seguente presenta alcune delle operazioni della Cina nei principali porti europei. Quest’ultima è in grado di assumere il controllo tramite le sue società pubbliche globali, indipendentemente dall’importo degli “offerti”.
Queste operazioni si concentrano nel tempo e costituiscono una fitta rete attorno al continente europeo: osserviamo acquisizioni nel Mar Mediterraneo, sulla costa atlantica o anche nel nord-ovest dell'Europa.
La Commissione europea si è svegliata tardi ma ha ragione: l’acquisizione di infrastrutture strategiche modifica gli interessi commerciali e politici dei paesi beneficiari e indebolisce la coesione europea. E, dietro i massicci investimenti cinesi, l’influenza non è lontana. Ad esempio, durante il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite nel 2017, la Grecia, contro l’Unione europea, ha posto il veto alla pubblicazione di un comunicato stampa che denunciava le violazioni della Cina in materia di diritti umani.
La Cina investe nelle infrastrutture strategiche europee e potenzialmente assegna cavalli di Troia. Ironia della storia: il primo è greco. Infine, sulla scia degli investimenti cinesi e di ciò che essi implicano, sarà necessariamente garantita la sicurezza dei suoi interessi. Pertanto, nel maggio 2015, la Cina ha condotto esercitazioni militari con la marina russa nel Mediterraneo orientale. E qualche anno fa due fregate cinesi e una nave da rifornimento hanno attraversato dal Canale di Suez e oltre lo Stretto di Gibilterra. Al di là del suo interesse per i porti europei, la Cina non metterà presto una perla sulla sua collana[efn_note] La strategia della collana di perle è un'espressione che designa l'installazione di marina cinese di punti di appoggio (le “perle”) lungo la sua principale via di rifornimento marittimo[/efn_note] nel Mediterraneo?