Martedì 10 dicembre 2024

Possiamo ancora fare affidamento sulla deterrenza nucleare?

Il 5 novembre 1956, un corpo di spedizione franco-britannico sbarcò in Egitto per riprendere il controllo del Canale di Suez recentemente nazionalizzato dal presidente Gamal Abdel Nasser, in un'operazione militare organizzata congiuntamente con Israele che pochi giorni prima aveva conquistato in anticipo il Sinai egiziano. Nonostante i successi militari di questa coalizione, le truppe franco-britanniche si ritirarono dopo solo pochi giorni, quando l’Unione Sovietica minacciò Parigi e Londra di attacchi nucleari. Anche se la NATO dichiarò all’epoca che un’azione sovietica di questo tipo avrebbe portato ad una risposta simile, Washington fece pressione anche sui suoi due alleati europei per ottenerne il ritiro, lanciando un attacco alla sterlina che perse il 10% del suo valore. solo una settimana.

Questo episodio finisce per convincere le autorità francesi della necessità di disporre di una forza deterrente nucleare autonoma, per poter resistere al “ricatto nucleare” portato avanti da Mosca, e per non dipendere dalle decisioni americane in caso di necessità. Fino ad allora, infatti, il programma nucleare militare francese faceva parte di un quadro puramente NATO. Gli inglesi presero un’altra strada. Anche se hanno sviluppato una propria forza deterrente, l'episodio di Suez ha segnato soprattutto lo spostamento di Londra verso un'alleanza intima con Washington, alleanza che continua ancora oggi.

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Sbarco di commando navali francesi il 5 novembre 1956 per impadronirsi del Canale di Suez. L'operazione militare fu un successo, ma Francia e Gran Bretagna ne uscirono indebolite e umiliate.

Sebbene il programma nucleare militare francese sia anteriore all'arrivo al potere del generale de Gaulle nel 1958, è tuttavia a lui che dobbiamo la sua accelerazione, e in particolare lo sviluppo di programmi vettoriali come il bombardiere strategico Mirage IV, il bombardiere tattico di superficie Pluton missili di superficie o il sottomarino missilistico nucleare Le Redoutable, che modellerà la deterrenza nucleare francese come la conosciamo oggi. Ma con l’arrivo di questa deterrenza, si è imposta in Francia una dottrina che la rende l’ultimo baluardo contro ogni forma di grande aggressione, al punto che nel 2013, durante la stesura del Libro bianco sulla difesa e la sicurezza nazionale, gli eserciti francesi sono stati ridotto a due concetti, un deterrente nucleare a due componenti (aereo e subacqueo) per garantire la sicurezza della nazione e un corpo di spedizione rafforzato per proteggere gli interessi del paese sul pianeta.


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