Le autorità italiane hanno annunciato di aver incorporato misure a sostegno della sua industria della difesa nel loro piano di impiegare alcuni dei 209 miliardi di euro stanziati dall'Unione Europea nell'ambito del piano di ripresa post-Covid. Se l’obiettivo di Roma è ovviamente quello di sostenere l’innovazione e sviluppare nuove tecnologie, l’ambizione mostrata va ben oltre le dichiarazioni di principio, e individua assi ben precisi, come partecipazione al programma britannico Tempest Next Generation Fighter, lo sviluppo di una nuova gamma di motori navali e, forse sorprendentemente, partecipazione al programma Future Vertical Lift dell’esercito americano.
Ricordiamo che il programma Future Vertical Lift dell'Esercito americano mira a sostituire gli elicotteri attualmente in servizio nelle forze armate americane con velivoli di nuova generazione con prestazioni notevolmente migliorate. Finora sono stati lanciati due programmi principali. Il programma Future Long Range Assault Aircraft, o FLRAA, in sostituzione dell'H-60 Black Hawk entro la fine del decennio. Due costruttori, Campana con il V-280 Valor con rotori girevoli e Sikorsky con l'SB>1 Defiant con rotore controrotante ed elica di spinta competono nella competizione. Il secondo programma è Future Attack and Reconn Aircraft, o FARA, destinato a sostituire l'OH-58 Kiowa ritirato dal servizio nel 2014.
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