L’industria della difesa russa ha registrato negli ultimi anni numerosi successi sulla scena nazionale ma soprattutto internazionale, con una media di 13,5 miliardi di dollari esportati ogni anno negli ultimi 5 anni. Ciò le ha permesso di modernizzare molte delle sue infrastrutture, ma anche di avviare lavori di sviluppo al di fuori di un ordine nazionale, anche se lo Stato russo rimane l’azionista maggioritario e talvolta unico della maggior parte di queste società. Sono stati lanciati diversi programmi propri, in particolare nel campo dei droni e della robotica. Ma le dichiarazioni del presidente del colosso tecnologico russo Rostec questo lunedì durante una conferenza stampa mostrano che l’industria russa ha ambizioni ben oltre questo livello.
Infatti, Sergei Chemezov lo ha indicato Rostec stava attualmente sviluppando un nuovo modello di caccia leggero di quinta generazione, un dispositivo monomotore che può essere consegnato in versione pilotata o drone. Sviluppato con fondi propri, questo programma sarà, secondo il presidente di Rostec, proposto ad alcuni partner stranieri, sotto forma di partenariato tecnologico o di coproduzione. Non sono state fornite funzionalità tecniche aggiuntive o supporto visivo. Questa affermazione, sebbene enigmatica, apre molte prospettive e possibilità per l’industria della Difesa russa sulla scena internazionale.
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