Le Forze Speciali sono generalmente le prime unità schierate in un teatro operativo, e quindi le prime a dover fare i conti con la percezione locale del loro intervento. Questa percezione viene oggi regolarmente manipolata da operazioni di influenza effettuate da potenze straniere o gruppi ostili attraverso i social network. Per Colonnello Ed Croot, capo del 1 ° corpo di comando delle forze speciali di Fort Bragg, nel nord della California, è ora necessario che queste forze speciali dispongano anche dei mezzi per rilevare, identificare e contrastare queste operazioni di manipolazione digitale di massa, grazie a quelli che definisce "proiettili di artiglieria d'influenza".
In un articolo precedente, abbiamo scelto di farlo definire questo tipo di azione militare con il termine “guerra sociale”.“. Visti i numerosi feedback positivi ricevuti su questo articolo e su questa terminologia, continueremo quindi ad utilizzarla. Social Warfare riunisce tutte le operazioni digitali basate sull'uso delle reti sociali e della viralità sociale per creare un particolare contesto sociale, sia favorevole all'azione alleata, sia, al contrario, ostile all'azione alleata avversaria, nonché le operazioni volte a contrastare queste azioni offensive.
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