Sia nel campo dei droni stessi, sia in quello dei sistemi destinati alla protezione dai droni, le industrie e gli eserciti europei non lo sono rinomato per essere all'avanguardia in questi campi. Questo potrebbe cambiare rapidamente con il programma Skywarden, sviluppato dalla compagnia missilistica europea MBDA, che porta una visione efficace e innovativa in questo campo, che probabilmente risponderà a molte questioni e attrarrà molte forze armate negli anni a venire.
Non c'è bisogno di cercare un cannone, un missile o un laser, montato su un veicolo blindato, lo Skywarden è soprattutto un sistema modulare di sistemi, destinato a integrare e controllare dinamicamente un vasto pannello di sensori, soft-kill e hard-kill effettori, per superare questa minaccia, in tutta la sua diversità, dai droni MALE alle munizioni erranti, compresi i mini droni da ricognizione e gli sciami di droni. Pertanto, il sistema potrà fare affidamento su radar, sistemi elettro-ottici e sistemi di rilevamento elettronico per localizzare e identificare le minacce; utilizzare disturbatori di segnale o GPS per confondere i droni; e utilizzare cannoni, armi a energia laser o a microonde e missili per eliminare fisicamente i droni.
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