Questo venerdì Le autorità croate hanno confermato la loro decisione di acquisire 12 aerei Rafale di seconda mano con la Francia a sostituire i suoi ultimi MIG-21 entro il 2024. Il primo ministro croato Andrej Plenković ha indicato che la proposta francese era quella che meglio rispondeva alle esigenze delle forze aeree del Paese, e la più rilevante dal punto di vista economico. Il contratto, del valore di 999 milioni di euro, prevede la consegna di 12 Rafale secondo lo standard F3R, l'addestramento del personale di volo e di manutenzione, munizioni e pezzi di ricambio, al fine di dare alle forze aeree croate la libertà di operare. Azione necessaria e richiesta. per difendere il proprio spazio aereo e partecipare alle operazioni internazionali e di coalizione. I primi 6 dispositivi saranno consegnati nel 2024, gli altri 6 nel 2025.
È senza dubbio un grande successo per Dassault Aviation, Team Rafale e il Ministro delle Forze Armate Florence Parly, che aveva investito personalmente in questa competizione, recandosi due volte a Zagabria nel 2020. Si tratta del 3 ° ordine Rafale dall'inizio della l'anno, dopo i 18 aerei ordinati dalla Grecia e gli ulteriori 30 aerei ordinati dall'Egitto. È soprattutto il primo cliente non appartenente all'ecosistema Dassault Aviation e, più in generale, che non è un partner tradizionale dell'industria della difesa francese. Inoltre è un cliente europeo, mentre fino a poco tempo fa molti pensavano che il Rafale non sarebbe riuscito a vincere nel vecchio continente contro gli aerei americani e il Typhoon.
Questo successo è dovuto soprattutto ad un profondo cambio di approccio da parte delle autorità francesi e del Team Rafale, che hanno messo in luce l'impareggiabile scalabilità del Rafale offrendo velivoli di seconda mano con potenzialità operative e scalabili identiche a quelle degli aeroplani. la metà in meno rispetto a loro. Così, il concorrente diretto di Rafale in Croazia, Lockheed-Martin, ha offerto 12 nuovi F16 Block 70 Viper al prezzo di 1,7 miliardi di euro in un pacchetto sostanzialmente equivalente a quello del Rafale. Tuttavia, se l'F16V è senza dubbio un buon velivolo perfettamente moderno, non offre né la versatilità, né la capacità di far evolvere il Rafale F3R nel tempo. Scegliendo un approccio di seconda mano, Parigi si è quindi messa in una posizione di forza, integrandosi in una dotazione di bilancio accettabile per Zagabria, senza dover rinunciare a determinate capacità operative.
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