Accelera la corsa ai missili nella penisola coreana

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Dopo diversi mesi di calma, la corsa ai missili, siano essi balistici o da crociera, ha registrato una rapida accelerazione negli ultimi giorni su entrambi i lati del 38° parallelo della penisola coreana. Sia Seoul che Pyongyang sono infatti impegnate in una dimostrazione di forza da diverse settimane, raggiungendo quello che oggi possiamo considerare il suo picco.

In poche ore, infatti, la Corea del Nord ha lanciato due missili balistici a corto raggio nel Mar del Giappone, mentre il suo vicino meridionale stava effettuando il terzo e presumibilmente ultimo test di qualificazione del suo missile balistico lanciato dal sottomarino SLBM Huynmoo 3-. 4, e ha annunciato lo sviluppo di un nuovo missile supersonico anti-crociera per navi.

Ricorda che era solo 2 giorni fa, il 13 settembre, Pyongyang ha annunciato il successo del lancio di un nuovo missile da crociera potenzialmente nucleare con gittata maggiore o uguale a 1500 km, mentre 4 giorni prima, il 9, era stata Seul a confermare la primo lancio riuscito del suo nuovo missile SLBM Huynmoo 4-4 dal nuovo sottomarino Dosan Ahn Chang-ho da 3000 tonnellate, seconda fase di un processo di 3 test che dovrebbero portare alla qualificazione di questa capacità per la Marina sudcoreana, e compreso il test riuscito di oggi. Oggi costituisce quindi la conclusione.

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Il 3° test del missile SLBM Hyunmoo 4-4 conclude la fase di test del missile e apre la strada alla sua prossima entrata in servizio

Come spesso accade, sono disponibili poche informazioni a riguardo il lancio di 2 missili balistici nordcoreani avvenuto oggi. Quello che sappiamo è che i missili hanno seguito una traiettoria semi-balistica di 800 km prima di schiantarsi nel Mar del Giappone, nella ZEE di Tokyo. L'apogeo particolarmente basso raggiunto dai missili, a 60 km, conferma la loro bassa traiettoria per contrastare le difese antimissilistiche sudcoreane e giapponesi, progettate per colpire i missili balistici con una traiettoria balistica convenzionale molto più elevata per consentire agli impattatori cinetici dell'SM-3 di Il sistema Aegis o il THAAD dell'esercito americano per colpire la testata, entrambi con un raggio di ingaggio superiore a 60 km.


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