L'aviazione cinese ha effettuato una dimostrazione di forza senza precedenti tra l'1 e il 2 ottobre in occasione della festa nazionale del Paese vicino all'isola di Taiwan, provocando diversi decolli di caccia taiwanesi e una vigorosa protesta da parte delle autorità di Taipei. Il 1 ottobre una prima formazione di 18 cacciabombardieri J-16 accompagnati da 4 cacciabombardieri Su-30, oltre a due bombardieri H-6 e un pattugliatore marittimo Y-8 ha effettuato una prima esercitazione a sud del controllo aereo taiwanese zona. Poche ore dopo, nella notte tra l'1 e il 2 ottobre, una nuova formazione di 10 J-16, due bombardieri H-6 e un avanzato aereo da guardia aerea KJ-500 ha effettuato un'operazione passando l'isola da sud per andare per diverse centinaia di miglia nautiche a nord-est in una manovra di bypass, stabilendo un nuovo record di 38 velivoli in due missioni per il solo giorno del 1 ottobre. Questo record non durò a lungo, poiché il giorno successivo, sempre in due voli consecutivi, 39 aerei cinesi hanno volato nei pressi di Taiwan e nella sua zona di controllo del traffico aereo. Una prima formazione composta da 12 J-16, 6 Su-30 e un KJ-500 ha effettuato una missione nel sud-ovest dell'isola. In seguito furono 14 J-16 accompagnati da 4 Su-30 e 2 Y-8 da pattugliamento marittimo a svolgere una missione sostanzialmente simile.
Tuttavia, questi dispiegamenti di forze saranno stati solo warm-up per le forze aeree cinesi, che hanno effettuato questo lunedì, 4 ottobre, una missione che conta non meno di 52 aerei da combattimento cinesi nella zona di controllo di Taiwan, nel sud-ovest dell'isola. Così, non meno di 34 caccia bombardieri J-16, 2 Su-30, 2 aerei da pattugliamento marittimo Y-8, 2 aerei da guardia aerea KJ-500 e soprattutto 12 bombardieri a lungo raggio H-6 che hanno guidato insieme un volo sotto forma di una corsa in direzione sud-est, senza però svolgere missioni aggiranti l'isola come la 2. Si tratta, senza dubbio, del più importante addestramento operativo messo in atto dalle forze aeree cinesi al di fuori dei propri confini dalla guerra di Corea. Le forze taiwanesi, in risposta, hanno schierato i propri aerei da combattimento e messo in allerta i sistemi di difesa antiaerea del paese.
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