Ad appena 5 mesi dalla scelta del Lockheed-Martin F-35A per sostituire l'F-5 e l'F/A 18 dell'aviazione svizzera, si accumulano annunci e delusioni per i costruttori, ma anche per i contribuenti svizzeri, che dovranno mettere le proprie mani sul portafoglio molto più di quanto inizialmente annunciato per l'acquisizione dei 36 aerei da combattimento americani. Infatti, in occasione della pubblicazione dei dati contrattuali proposti dagli Stati Uniti a Berna nell'ambito di questo contratto, i primi slittamenti sono già evidenti, e molto probabilmente peseranno molto sul voto dei cittadini che sta emergendo, oltre che Su l'inchiesta parlamentare avviata pochi giorni fa.
In primo luogo, sembrava che la dotazione di bilancio dedicata all'acquisizione dei 36 dispositivi avesse conosciuto un aumento significativo tra giugno e novembre, di quasi il 20%, portando il prezzo richiesto da Lockheed-Martin a 6 miliardi di franchi svizzeri, ufficialmente attribuito alle prospettive di inflazione entro il 2031. A sorpresa, però, il contratto per l'acquisizione delle batterie missilistiche antiaeree Patriot, è rimasto invariato a 1,9 miliardi di franchi. Ovviamente, il rischio inflazionistico è molto settoriale al di là dell'Atlantico. Inoltre, nel contratto proposto da Washington è comparsa una clausola contrattuale micidiale, secondo la quale eventuali costi di esercizio aggiuntivi, che inizialmente sarebbero stati a carico del venditore americano, saranno sostenuti solo fino al 2031. Sapendo che la flotta acquisita da Berna è dovrebbe essere in servizio per i prossimi 50 anni e che la consegna dei dispositivi non inizierà prima del 2026, il rischio di bilancio è minimo per gli Stati Uniti e l'ovvia trappola per gli stessi svizzeri.
Oltre all'ulteriore miliardo di franchi svizzeri che costerà il 36 F-35A, i produttori svizzeri hanno avuto la spiacevole sorpresa di constatare che la compensazione industriale legata al contratto, che inizialmente avrebbe dovuto rappresentare 3,6 miliardi di franchi svizzeri, di cui 1,1 miliardi svizzeri franchi nella Svizzera romanda , era stato ridotto a soli 2,9 miliardi di franchi. Mentre dovevano, contrattualmente, rappresentano il 60% del valore del contratto definitivo, rappresentano ormai solo il 48% di tale importo, senza tener conto dei costi di manutenzione, vale a dire un disavanzo di 700 milioni di franchi svizzeri. Ciò non solo porterà a un disavanzo sociale in termini di occupazione e attività industriale per l'economia svizzera, ma con un'aliquota media del prelievo del 43%, il deficit per le finanze pubbliche svizzere aumenterà in termini di lui a 300 milioni di franchi svizzeri, a cui vanno aggiunti gli ulteriori 1 miliardo di franchi svizzeri del contratto. Rispetto a circa 2,2 milioni di famiglie fiscali svizzere, questo aumento rappresenterà un costo aggiuntivo di quasi CHF 600 per economia domestica. Purtroppo, però, questo riguarda solo la componente di acquisizione, e altre spiacevoli sorprese attendono i contribuenti svizzeri nei mesi a venire.
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