Lunedì 2 dicembre 2024

Gli Emirati Arabi Uniti ne ordinano 80 Rafale F4 alla Francia per 16 miliardi di euro

Si un ordine per gli aerei Rafale era atteso durante la visita lampo di Emmanuel Macron nei paesi del Golfo dal 2 al 4 dicembre, pochissimi speravano che raggiungesse un tale volume! In effetti, il presidente francese e il suo omologo degli Emirati, il principe ereditario Sheikh Mohammed Bin Zayed Al-Nahyan, comunemente noto come MBZ, hanno questa mattina ha firmato due contratti per un importo record di 16 miliardi di euro relativo da un lato all'acquisizione di 80 velivoli Rafale allo standard F4 per 14 miliardi di euro, compresi i dispositivi ma anche le infrastrutture di manutenzione, i pezzi di ricambio e la formazione del personale, nonché un contratto da 2 miliardi di euro con il produttore di missili MBDA per uno stock di missili aria-aria MICA NG e i missili da crociera Black Shaheen, denominazione emiliana degli SCALP EG già in servizio sui Mirage 2000-9 che equipaggiano le forze aeree del Paese. La consegna degli aerei da combattimento avverrà tra il 2026 e il 2030, quella dei missili dal 2027 al 2031.

Questo nuovo ordine per l'aereo francese è eccezionale sotto più di un aspetto. Da un lato, questo è il più grande ordine di aerei Rafale mai registrato dalla Dassault Aviation, compreso quello proveniente dalla Francia. Con gli anni 80 Rafale, gli Emirati Arabi Uniti diventeranno il primo operatore internazionale di questo aereo, davanti all'Egitto e ai suoi 54 aerei. Inoltre, si tratta dell'ordine più grande in termini di importo mai firmato dall'industria della difesa francese, poiché non si tratta qui di contratti iterativi interconnessi come è avvenuto in Australia per quanto riguarda i subappalti dei marinai, ma di un ordine fermo e definitivo firmato in un unico pezzo. Questo ordine è anche il quarto registrato quest'anno, dopo quelli dalla Grecia (18 + 6 dispositivi), di Croazia (12 dispositivi) et dall'Egitto (30 nuovi dispositivi), portando il totale dei dispositivi venduti nell'anno per l'esportazione a 146 dispositivi, quasi tanti quanti Rafale ancora oggi in servizio presso l'aeronautica francese.

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La Grecia è stata la prima a ordinarlo Rafale nel 2021, e il primo aereo è già stato consegnato all'aeronautica ellenica

Soprattutto, con questo comando, il Rafale, a lungo criticato perché troppo costoso e troppo complesso per essere esportato, è diventato l'aereo più esportato nella sua categoria, con 242 aerei ordinati e/o consegnati a livello internazionale fino ad oggi, rispetto ai 150 Eurofighter. Typhoon, 105 Super Hornets e Growlers, 92 JAS 39 Gripen, 48 Su-35 e gli 82 F-16 Block 70/72+ ordinati fino ad oggi. Solo l'F-35 sta facendo meglio dell'aereo francese con più di 600 aerei ordinati, senza raggiungere il tasso di esportazione del Rafale con più di 1 aereo esportato per aereo ordinato (o da ordinare) dalle forze aeree francesi, rispetto a 1 aereo esportato per 2,5 F-35 ordinati (o che si suppone siano ordinati) dall'aeronautica americana, dalla marina americana e dalla Corpo dei Marines degli Stati Uniti. Con questo comando, il Rafale sarà stato esportato in 6 paesi, avvicinandosi al successo del suo predecessore, il Mirage 2000, di cui 270 esemplari furono esportati in 8 paesi. Ovviamente con questa ordinanza si chiude definitivamente il dibattito e le polemiche attorno a questo dispositivo, che si è rivelato un successo tecnologico, industriale e commerciale.


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