10 mesi fa, nell'ottobre 2021, le autorità turche hanno annunciato di aver inviato una richiesta di esportazione alla Foreign Miltiry Sales relativa a 40 nuovi caccia F-16 standard Block 70 Viper, oltre a 80 kit per portare 80 dei suoi F-16 Block 52 a questo standard, il più avanzato attualmente disponibile per i velivoli Lockheed. Se l'amministrazione Biden si era mostrata pronta a sostenere tale richiesta nella speranza di riprendere rapporti normalizzati con Ankara, il Congresso americano, che ha l'ultima parola in materia, era più che dubbioso. Per senatori e rappresentanti americani, infatti, gli atteggiamenti internazionali assunti dal presidente RT Erdogan, siano essi in Medio Oriente in Siria e Iraq, nell'Egeo di fronte a Grecia e Cipro, o anche nei suoi ambigui rapporti con Russia e Iran, non hanno consentito la consegna sicura di queste nuove armi ad Ankara, sapendo che potrebbero benissimo rivoltarsi contro gli Stati Uniti o alcuni dei suoi alleati. Inoltre, molti parlamentari statunitensi non erano pronti a dimenticare l'ordine della Turchia di S-400 russi.
La situazione rimase relativamente congelata per diversi mesi, finché l'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina non fece precipitare gli eventi, portando le autorità turche a sostenere i difensori ucraini consegnando loro, in particolare, l'ormai famoso (ma sempre meno efficace) MALE TB2 Il drone BAyraktar, oltre a chiudere lo stretto del Mar Nero, bloccando di fatto diverse grandi unità navali russe, tra cui gli incrociatori di classe Slava Marshal Ustinov e Varyag, nel Mediterraneo piuttosto che al largo delle coste dell'Ucraina. La candidatura di Svezia e Finlandia all'Alleanza atlantica è stata soprattutto l'occasione per il presidente turco di assumere una posizione di forza nei suoi negoziati con gli Stati Uniti e, più in generale, con gli altri membri dell'alleanza, molti dei quali hanno subito sanzioni significative in atto per quanto riguarda l'esportazione di tecnologia per la difesa in Turchia negli ultimi anni.

Ufficialmente, non c'è stato alcun negoziato tra Stati Uniti e Turchia per revocare il veto di Ankara quando si tratta di queste due appartenenze. Tuttavia, nel voto finale sul bilancio dell'esercito per il 2023, i parlamentari americani hanno espresso molte riserve per inquadrare la possibile vendita di nuove tecnologie per la difesa alla Turchia, ma anche ad Arabia Saudita ed Egitto. Questi tre paesi sono infatti presi di mira da un emendamento presentato dal rappresentante democratico del Massachusetts James McGovern, che è anche presidente del Comitato per la difesa della Camera dei rappresentanti, che regola rigorosamente l'esportazione di tecnologie per la difesa degli Stati Uniti verso i paesi partecipanti o che hanno partecipato. atti di genocidio o in violazione del diritto internazionale umanitario. Inoltre, due rappresentanti democratici, Frank Pallone del New Jersey, e Chris Pappas del New Hampshire, hanno approvato un emendamento che obbliga l'esecutivo americano a prendere misure concrete per "impedire che gli F-16 venduti alla Turchia non vengano utilizzati per violare Spazio aereo greco nel Mar Egeo". Si possono ovviamente vedere gli effetti deluna visita del Primo Ministro greco al Campidoglio appena due mesi fa.
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