Con armi ipersoniche e sistemi avanzati di comando e comunicazione al centro della dottrina JDAC2, le armi a energia diretta sono oggi una delle principali priorità del Pentagono e tutti gli eserciti americani sono impegnati nello sviluppo di molti di questi sistemi, siano essi ad alta -laser a energia o pistole a microonde, sia per proteggere le truppe di terra e le infrastrutture, sia per le navi da combattimento e persino gli aerei. Se la US Navy era stata a lungo in prima linea in questo settore, con il sistema Helios da 60 Kw, l'esercito americano ha compiuto negli ultimi anni uno sforzo molto significativo in questo settore, sviluppando contemporaneamente 4 programmi in questo settore : il fucile antidrone Jamming C-sUAS, il cannone a microonde IPFS-HPM per contrastare gli sciami di droni, il laser ad alta energia IFPC-HEL Valkyrie da 300 Kw e oltre per la protezione delle infrastrutture e il sistema mobile DE M-SHORAD Guardian per la protezione di unità di contatto, un laser autonomo da 50 Kw montato su un veicolo blindato Stryker che fornisce alimentazione e implementazione.
Le prime prove operative del Guardian sono iniziate a metà del 2021, e sembra aver mostrato risultati promettenti, al punto che l'esercito americano lo ha annunciato i primi sistemi di prova sarebbero stati consegnati già nel settembre 2022 a Fort Sill, in Oklahoma, per essere testato dalle unità operative. Va detto che all'interno delle unità dell'esercito americano le aspettative sono alte per questo tipo di sistema, particolarmente adatto a contrastare la minaccia dei droni leggeri di categoria 1, 2 o 3, ma anche munizioni vaganti e, in una certa misura, proiettili di mortaio e razzi (si parla poi del sistema C-RAM per Cruise-Racket Artillery and Mortar), area in cui l'esercito americano, come la stragrande maggioranza delle forze di terra occidentali, è particolarmente scarsamente dotato, e questo nonostante l'arrivo nei reparti del sistema IM-SHORAD montato anche su veicoli corazzati Stryker e dotato di un cannone da 30 mm oltre a missili Stinger e Hellfire per svolgere questa missione.

Mentre la produzione industriale del Guardian doveva essere avviata inizialmente nel 2023 per l'entrata in servizio tra il 2024 e il 2025, l'esercito americano ha deciso di posticipare di almeno un anno l'entrata in servizio di questo sistema, nelle parole del tenente generale Rasch, al comando dell'Ufficio per le capacità rapide e le tecnologie critiche. Per l'ufficiale americano non si tratta qui di un arbitrato operativo, dato che il sistema ha dimostrato la sua efficienza e affidabilità durante le prove, ma di garantire che la risposta industriale attorno a questo programma sia ottimale e che gli impegni assunti dal i fornitori di servizi saranno effettivamente rispettati, in termini di scadenze e costi. Ovviamente l'esercito americano intende temporeggiare la prosecuzione di questo programma svolto a pieno regime, e avendo lasciato in basso le offerte industriali alternative a quella di Raytheon che sviluppa il Guardian, mentre le altre soluzioni erano state scartate una dopo l'altra .gli altri quando hanno riscontrato ulteriori ritardi.
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