Si diffonde in Russia lo spettro di una mobilitazione generale dopo il Natale

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Dopo nove mesi di un’operazione militare speciale che avrebbe dovuto durare solo una settimana, con decine di migliaia di morti e più della metà delle unità di prima linea distrutte, le autorità russe faticano a trovare soluzioni per cercare di invertire la situazione catastrofica del paese. i suoi eserciti in Ucraina. Di fronte alle truppe ucraine sostenute da un susseguirsi di vittorie, dal morale d'acciaio e da equipaggiamenti occidentali sempre più numerosi ed efficaci, gli eserciti di Mosca schierati in quella che resta un'operazione militare speciale nel discorso del Cremlino, non riescono più a prendere l'iniziativa e faticano a contenere le ondate di forze ucraine flessibili e agili, capaci di colpire non appena viene rilevata una debolezza.

Allo stesso tempo, l’industria della difesa russa, pur essendo uno dei principali vantaggi di Mosca in vista del conflitto, trova sempre più difficile anche solo produrre allo stesso ritmo di prima della guerra, ostacolata dalle difficoltà di approvvigionamento di componenti occidentali, ma anche dalla mobilitazione parziale che la priva di parte della sua forza lavoro, al punto che oggi mancano 400.000 persone per consentirle di riconquistare le sue capacità produttive. Molti indizi, come ad esempio la decisione di “modernizzare” 800 carri armati T-62, un veicolo blindato progettato alla fine degli anni Cinquanta e prodotto negli anni Sessanta, per compensare le perdite registrate in Ucraina, evidenziano le tensioni che colpiscono oggi l'industria della difesa russa, e che hanno portato diversi analisti ad affermare che La Russia ha ormai superato la soglia oltre la quale di fatto non è più in grado di riprendersi di questa disastrosa campagna dal punto di vista delle sue forze armate convenzionali.

T 62 Analisi della difesa dell'Ucraina catturata | Carri armati MBT | Conflitto russo-ucraino
Quasi un centinaio di carri armati T-62 sono già stati persi dagli eserciti russi in Ucraina

A parte le armi nucleari, che senza dubbio segnerebbero l’inizio di un grande conflitto mondiale, a Mosca resta solo un’alternativa per cercare di invertire la dinamica in Ucraina, facendo affidamento sulla sua popolazione di 140 milioni di residenti, anch’essa ancora sotto controllo, attraverso una mobilitazione generale. In ogni caso, è questa l'ipotesi che oggi si sta diffondendo a macchia d'olio in tutto il Paese, attraverso una voce sempre più precisa secondo cui il Cremlino scatenerà una mobilitazione generale all'inizio del 2023, oltre le vacanze di Natale. Per molti russi, comprese le élite, questa voce viene presa molto sul serio, al punto da prendere in considerazione l’idea di lasciare il Paese prima di tale scadenza.

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