Per quasi un anno, i due programmi di punta della cooperazione industriale della difesa franco-tedesca, il Future Air Combat System per sostituire il Rafale e il Typhoon, e il Main Ground Combat System per sostituire i carri armati Leclerc e Leopard 2, hanno incontrato enormi difficoltà nella condivisione e cooperazione industriale tra i player francesi, Dassault aviation e Nexter, e le loro controparti tedesche, Airbus DS e Rheinmetall, sospendendo entrambe le iniziative. Dopo molti mesi di braccio di ferro e dichiarazioni tese, all'inizio di settembre nessun accordo sembrava in vista, con tutti fermi sulle proprie posizioni, e il fallimento di questi programmi cominciò a prefigurarsi molto chiaramente, sia dal punto di vista industriale con il "Piano B" di Eric Trappier, amministratore delegato di Dassault, come del capo di stato maggiore dell'esercito, generale Pierre Schill, con l'ampliamento e l'ammodernamento della Leclerc.
Questa situazione di stallo e mortale ha portato i ministri della Difesa francese e tedesco per riprendere il controllo dei due programmi alla fine di settembre, nel tentativo di far uscire SCAF e MGCS dalla routine in cui si trovavano da diversi mesi. Se questo approccio ha permesso, secondo le dichiarazioni degli industriali, di fare qualche progresso, i punti di ancoraggio più critici sono sembrati, quanto a loro, divisivi come in precedenza, tanto che la speranza di vedere i due programmi avere successo sembrava molto sottile ., almeno fino a una settimana fa. Infatti, il 25 novembre, Sito aziendale La Tribune ha annunciato che era stato finalmente raggiunto un accordo sul programma MGCS, in particolare sui punti critici tra la tedesca Rheinmetall e la francese Nexter. Allo stesso tempo, Airbus DS e il Ministero della Difesa tedesco hanno annunciato di aver raggiunto un altro accordo sul primo pilastro del programma SCAF, il caccia NGF, con Dassault Aviation. Sebbene l'informazione sia stata smentita da Dassault poche ore dopo, e nonostante una seconda falsa partenza da parte del primo ministro Élisabeth Borne durante la sua visita a Berlino, ieri Dassault Aviation ha finalmente pubblicato la conferma di un accordo, aprendo la strada all'esecuzione della fase 1B del programma per realizzare lo studio al fine di progettare il dimostratore NGF.

Oltre alla ripresa del lavoro di progettazione e collaborazione tra i team francese, tedesco e spagnolo, gli accordi, descritti nei comunicati stampa delle case produttrici e negli articoli della stampa specializzata, consentono di riavviare su buone basi la cooperazione europea, che dovrebbe rendere possibile procedere con efficienza e serenità su questi due programmi per gli anni a venire. Tuttavia, lo studio di questi accordi rivela un'osservazione molto sorprendente. Sembra infatti che i produttori tedeschi abbiano accettato i requisiti chiave di Dassault Aviation e Nexter, senza che da parte francese compaia alcuna concessione rispetto ai requisiti tedeschi. Infatti, se l'annuncio di questi accordi fu accolto con sollievo ed entusiasmo, affiorò anche una certa circospezione: perché i tedeschi cedettero così, almeno in apparenza, ai francesi?
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