Ulteriori informazioni sui futuri super cacciatorpediniere antimissile giapponesi

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Nel dicembre 2020, Tokyo ha annunciato il design di due nuovi cacciatorpediniere dotati di tecnologia antiaerea e antimissilistica americana AEGIS. Ma a differenza del 4 cacciatorpediniere di classe Kongo, così come i due cacciatorpediniere classe Atago e i due classe Maya che da essa derivano, le nuove navi non avranno la missione di supportare la potenza navale giapponese, ma di proteggere le isole giapponesi di la crescente minaccia rappresentata dai missili balistici nordcoreani e cinesi. Inizialmente, Tokyo intendeva affidarsi alla tecnologia AEGIS-Ashore, già in servizio in Romania e Polonia, che consentiva di schierare un radar AN/SPY-1 e missili antibalistici esoatmosferici SM-3 in grado di contrastare i missili a lungo raggio balistica. Tuttavia, i residenti che vivevano nelle vicinanze del luogo scelto dalle forze di autodifesa giapponesi hanno protestato fortemente, soprattutto perché il rischio che frammenti di missili cadessero vicino alle aree residenziali era elevato.

Comunque, dopo aver annullato il programma AEGIS Ashore, Tokyo ha dovuto ricorrere a un'altra alternativa per contrastare la minaccia ormai significativa rappresentata dai nuovi missili balistici della Corea del Nord. Per rispondere, le forze di autodifesa giapponesi proposero di progettare due nuovi cacciatorpediniere dotati di tecnologia AEGIS, ma dedicati a questa missione, in modo da liberare gli altri 8 cacciatorpediniere più versatili da questo compito strategico ma restrittivo. Infatti, per assolvere questo specifico compito, sarebbe stato necessario costruire molto più di due cacciatorpediniere o derivati ​​classe Kongo, navi più versatili ma non dotate né di potenza di fuoco antibalistica né di sufficiente autonomia in mare per garantire più di 180 giorni di operatività. missione all'anno.

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Le forze di autodifesa navale giapponese schierano 8 grandi cacciatorpediniere AEGIS paragonabili ai cacciatorpediniere Arleigh Burke della marina statunitense e con capacità antibalistiche grazie ai missili SM-3 trasportati.

Ora sappiamo di più sulla configurazione scelta per il futuro Aegis System-Equipped Vessel o ASEV. Le navi saranno quindi molto più grandi degli attuali cacciatorpediniere giapponesi, con una lunghezza di 210 metri contro i 170 metri della classe Maya, un baglio maestro di 40 metri contro 22 metri, e un dislocamento di quasi 20.000 tonnellate, contro 10.500 tonnellate. Oltre al sistema AEGIS, e al radar SPY-7 ottimizzato per la determinazione balistica, saranno installati 6 sistemi di lancio missilistico verticale, ovvero 48 silos, sul ponte di prua, e 4 VLS, ovvero 32 silos dietro i camini, per un totale di 80 silos verticali. Questi si adatteranno missili antibalistici multiuso SM-6 capace di contrastare missili a traiettoria semibalistica e missili ipersonici, di Missili antibalistici eso-atmosferici SM-3 per intercettare missili a lungo raggio avere un apogeo oltre l'atmosfera, così come i missili antinave e da crociera a lungo raggio Tipo 12 mod, probabilmente in applicazione di la nuova dottrina giapponese del secondo colpoe.

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