In modo sintetico, è comune dire che un aereo da combattimento non è altro che l'associazione di una cellula, un motore e un radar. E i velivoli che hanno segnato la loro epoca, come l'F4 Phantom II, il Mirage III, il Mig-21, l'F-15, l'F-16 o il Su-27, rispettavano tutti questa definizione, contando sulla perfetta complementarità di questi 3 componenti chiave. Per quindici anni, l'F-35 di Lockheed-Martin è stato anche presentato come l'aereo più sorprendente della sua generazione, e come tale è stato adornato con tutte le virtù. Tuttavia, sotto la guida della US Air Force, sembra che due di questi 3 componenti chiave verranno sostituiti negli anni a venire sull'ammiraglia della Lockheed-Martin.
La sostituzione del turbogetto F-135 che aziona i 3 modelli di F-35, la versione A destinata alle forze aeree convenzionali, la versione B con capacità di decollo e atterraggio verticale o corto per operare da portaerei e la versione C operante da portaerei dotate di catapulte, è stata presa in considerazione per diversi anni dalla US Air Force, che nel 2016 ha assegnato crediti di sviluppo ai produttori di motori General Dynamics e Pratt & Whitney un contratto da 1 miliardo di dollari per sviluppare un nuovo turbogetto a triplo flusso per equipaggiare suo aereo. In effetti, l'F-135 si sta dimostrando oggi poco dimensionato per le esigenze operative dell'F-35, con spinta insufficiente che limita le prestazioni del velivolo, consumo eccessivo che ostacola la sua autonomia, o addirittura manutenzioni particolarmente gravose che riducono la disponibilità del velivolo. Inoltre, il motore è complesso da costruire e particolarmente costoso.

Per soddisfare queste esigenze, i due costruttori di motori americani si sono impegnati a farlo sviluppare una nuova generazione di motori a turbogetto, denominato Adaptive Engine Transition Program o AETP. A differenza dell'F-135, che utilizza la tecnologia turbofan, gli AETP si basano sul modello turbojet a triplo flusso, consentendo un minor consumo di carburante e una maggiore spinta del motore, riducendo, in ipotesi, i vincoli sulle parti meccaniche, e quindi semplificando la manutenzione. Tuttavia, lo sviluppo di un motore del genere, nonostante i progressi compiuti dai costruttori di motori statunitensi sui loro prototipi, richiederebbe comunque investimenti molto ingenti di diversi miliardi di dollari, mentre la sostituzione dei motori su celle esistenti genererebbe un investimento stimato in oltre 40 miliardi di dollari. Questo è il motivo per cui Pratt&Whitney ha contemporaneamente sviluppato una versione "migliorata" del suo F-135, offrendo prestazioni sicuramente inferiori rispetto all'AETP, ma superiori a quelle dell'attuale F-135, per basso sopraelevato. L'arbitrato definitivo in materia dovrà presto essere pronunciato dall'aeronautica americana che, con una flotta target di oltre 1700 velivoli, funge da unico decisore in materia.
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