Una settimana ! Questo è il tempo che servirà alla US Navy e all'US Air Force per esaurire le sue scorte di munizioni di precisione a lungo raggio in caso di conflitto tra Stati Uniti e Cina attorno all'isola di Taiwan.
Questa è essenzialmente l'osservazione fatta da l'ultimo rapporto del think tank americano Center for Strategic and International Studies, o CSIS, che indica anche l'impossibilità per l'industria americana così organizzata oggi, di soddisfare le esigenze di una guerra ad alta intensità contro una grande potenza, se il conflitto dovesse durare, come è il caso in Ucraina contro la Russia.
E in effetti, il rapporto presenta una situazione piuttosto allarmante della realtà delle scorte di munizioni delle forze armate americane, sia che si tratti di munizioni che armano le navi e gli aerei da combattimento della US Navy e della US Air Force, ma anche le scorte di munizioni dell'esercito americano, in gran parte esaurite dal sostegno concesso all'Ucraina per un anno, senza, ancora una volta, che il BITD americano possa ricomporre queste scorte in modo dinamico.
Questo rapporto, se da un lato non sorprende affatto i militari americani, che da diversi anni suonano campanelli d'allarme su questo tema davanti al Congresso con il potenziale ritorno di conflitti ad alta intensità, invita anche a mettere in prospettiva alcuni recenti dibattiti, come l'esaurimento delle munizioni dello stesso tipo, spesso commentato dalle forze aeree e navali russe in Ucraina, che le portano a fare affidamento o su munizioni non guidate come le bombe gravitazionali lisce, o su missili obsoleti.
In effetti, il vero e proprio esaurimento delle munizioni di precisione russe dall'inizio di questo conflitto non è diverso da quello che colpirebbe gli Stati Uniti ei loro alleati della NATO in caso di conflitto simile.
Sembra addirittura che i produttori russi riescano a produrre nuovi missili in tempi relativamente brevi, come il missile da crociera navale Kalibr, a un ritmo di 10-20 unità al mese, che peraltro è forse superiore alle capacità di produzione occidentali per munizioni equivalenti come il MdCN francese o il Tomahawk americano.
Perché se il rapporto del CSIS invita lo stato maggiore, ma anche il Congresso e gli industriali americani, ad aumentare le proprie capacità di produzione industriale e le scorte di munizioni per affrontare un conflitto potenziale di grande portata, invita anche a interrogarsi sulla rilevanza del modello dottrinale utilizzato da parte degli eserciti occidentali, basati su sistemi d'arma ad alte prestazioni che sono anche costosi e soprattutto complessi, e quindi richiedono tempi lunghi di realizzazione.
È quindi opportuno confrontare le capacità di ammodernamento annunciate da Rheinmetall relative ai Leopard 1 e 2 potenzialmente trasferibili in Ucraina, ad un tasso medio di uno o due veicoli corazzati a settimana, e i 40-50 veicoli corazzati prodotti o ricondizionati e modernizzati ogni mese dalla fabbrica russa Uralvagonzavod oggi, mentre due linee di ammodernamento di carri armati T-62M in costruzione in Russia, consentiranno di produrre una cinquantina di carri medi aggiuntivi ogni mese.
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[…] Di fronte alla Cina, le scorte di munizioni di precisione americane durerebbero solo una settimana, e poco di più per gli altri tipi. […]