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Il futuro cacciatorpediniere DDX della Marina Militare italiana, che entrerà in servizio alla fine del decennio, promette di superare, in termini di stazza e potenza di fuoco, tutte le grandi unità combattenti di superficie dell'Europa e del Mediterraneo. Ora sappiamo qualcosa in più su questa nave che forse segnerà il rilancio dell'incrociatore nelle marine europee.
Nel mese di luglio 2019, lo Stato Maggiore della Marina Italiana presentò un piano di grande ambizionen, per renderla, entro il 2035, la forza navale più potente del Mediterraneo.
Oltre alla portaerei Trieste da 38.000 tonnellate destinata a implementare i caccia F-35B e alla Cavour da 30.000 tonnellate anch'essa dedicata a questa funzione, il piano prevedeva che entro tale data venisse schierata tre grandi portaerei d'assalto. sostituire le 20.000 LHD della classe San Giorgio.
Queste saranno accompagnate da 10 fregate FREMM della classe Bergamini, 7 fregate medie PPA della classe Thaon di Revel, 8 corvette da 3 tonnellate del programma European Patrol Corvette, 000 Offshore Patrol Vessels della classe Comandanti da 4 tonnellate, 1500 navi da guerra mineraria, nonché tre grandi navi logistiche della classe Vulcano ed Etna.
Inoltre, disporrà da 8 a 12 sottomarini anaerobici a propulsione convenzionale Tipo 212 e 4 cacciatorpediniere, due della classe Horizon da 7 tonnellate, già in servizio, identici alle 000 fregate francesi per la difesa antiaerea della classe Forbin, e superiori Tutto due nuovi cacciatorpediniere pesanti oltre 10.000 tonnellate che sostituirà i due cacciatorpediniere antiaerei Durand de la Penne.
La Marina Militare Italiana, prima potenza navale europea nel 2030?
È chiaro oggi che, nonostante l’instabilità politica del Paese e i dubbi emersi durante la presentazione di questo piano, La Roma sembra, infatti, decisa a dargli sostanza.
Infatti, con 2 portaerei, 3 grandi navi d'assalto, 4 cacciatorpediniere, 17 fregate, 8 corvette e almeno 8 sottomarini, disporrà di una forza navale notevolmente più grande della Royal Navy e della Marina francese, che tuttavia dovrà difenderne 3. facciate marittime (Mediterraneo, Atlantico e Canale della Manica) e una zona economica esclusiva 12 volte più grande, per non parlare dei territori d'oltremare.
È vero che queste marine possono fare affidamento su tecnologie pulite, come i sottomarini a propulsione nucleare o le portaerei significativamente più potenti.
La potenza colossale del nuovo cacciatorpediniere italiano DDX
Tuttavia, Roma è sul punto di ristabilire l’equilibrio, non solo in Europa, ma anche nei confronti della Marina russa, almeno nel settore delle grandi navi di superficie. In effetti, i suoi due futuri grandi cacciatorpediniere, attualmente in fase di progettazione, promettono di avere una potenza di fuoco semplicemente senza eguali in Europa.
inizialmente, queste navi dovevano già essere notevolmente imponenti e armate, con una stazza di 10.000 tonnellate, 8 sistemi di silos verticali SYLVER, 1 cannone da 127 mm e 3 cannoni Strales da 76 mm, oltre a 16 missili antinave a lungo raggio.
Ma sembra, secondo la stampa specializzata italiana, che queste caratteristiche, già più che impressionanti nel teatro europeo, sono state riviste al rialzo.
Secondo queste fonti, infatti, le due navi raggiungeranno una stazza carica di 13.500 tonnellate, quasi il doppio di quella dei cacciatorpediniere Horizon o Type 45, oggi le più potenti navi di superficie d'Europa.
12 SILVER per 96 missili Aster 30, Aster Block 1NT e MdCN
Soprattutto, l'artiglieria navale sarebbe stata rivista al ribasso, con "solo" un cannone da 127 mm e uno da 76 mm, per ospitare non più 8, ma 12 sistemi SYLVER 50 e 70, ovvero una capacità di carico di 96 missili a silos, per ai quali si aggiungeranno i probabili 16 missili antinave a lungo raggio inizialmente previsti.
In altre parole, queste navi avranno la potenza di fuoco di 3 fregate FREMM, una Alsace con 32 missili Aster 30 e 2 Aquitaines con 16 Aster e 16 MdCN, dato che il cacciatorpediniere italiano dovrà trasportare a questo scopo anche dei SYLVER 70.
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[…] entra in servizio. Da allora diverse Marine, tra cui la US Navy con il programma DDG(x), l'Italia con il programma designato DDx, o anche la Russia con la classe Lider, hanno annunciato il lancio di programmi volti a […]
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