Svelata la strategia relativa all'acquisizione da parte dell'Australia di sottomarini d'attacco nucleare

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A seguito della conclusione del programma SEA 1000 assegnato al Gruppo Navale Francese per la costruzione di 12 sottomarini d'alto mare a propulsione convenzionale e dell'annuncio della costituzione dell'alleanza AUKUS che riunisce Australia, Gran Bretagna e Stati Uniti, uno dei cui obiettivi era quello di fornire alla Royal Australian Navy sottomarini di attacco nucleare, le speculazioni sono state numerose quanto le smentite delle autorità di Canberra. Per molti osservatori, infatti, e non senza ragioni oggettive, questo spostamento operato da Canberra sarebbe molto difficile e molto costoso da attuare, senza contare i tanti solchi tecnologici e industriali che dovranno essere evitati per realizzare questo programma alla sua fine.

Tra le tante preoccupazioni spesso avanzate, la vita operativa dei 6 sottomarini convenzionali classe Collins che attualmente formano la forza sottomarina della Royal Australian Navy (RAN) è stata una delle più difficili da risolvere, mentre che queste navi non saranno in grado di mantenere la linea oltre il 2035 e che la consegna delle prime SSN australiane è prevedibile, nella migliore delle ipotesi, solo oltre il 2040. Inoltre, è apparso subito evidente che il partner industriale privilegiato dai commentatori di questo dossier, gli Stati Uniti con la Virginia classe, mancherebbero delle capacità industriali per consegnare i sottomarini necessari mentre la stessa US Navy è impegnata in una fase di modernizzazione intensiva volta a sostituire i suoi sottomarini.-I marinai di classe Los Angeles il più rapidamente possibile con nuove navi Virginia Block IV o V con sistemi di lancio di missili verticali, mentre si sviluppa attivamente nt un Hunter Killer di nuova generazione del programma SSN(x) specializzato nel rintracciare ed eliminare i sottomarini nemici. In effetti, le capacità industriali statunitensi nel dominio sottomarino sono già pienamente impiegate per i prossimi 20 anni e la consegna di SSN americani alla RAN risulterebbe necessariamente in un gioco a somma zero nel teatro del Pacifico.

Rool Out Alleanze militari del cantiere navale della Virginia | Analisi della difesa | Australia
La produzione di SSN da parte dei cantieri navali statunitensi soddisfa a malapena le esigenze di modernizzazione della US Navy.

Tuttavia, gli americani, gli inglesi e gli australiani sembrano essere arrivati ​​a un modello che soddisfa tutti i vincoli finora individuati. I sottomarini d'attacco nucleare, infatti, non saranno i Virginia americani, ma un'evoluzione della classe Astute britannica, senza dubbio uno dei migliori, se non il migliore SSN del momento con i francesi Suffren. Questa evoluzione consentirà sicuramente di equipaggiare i sommergibili australiani con gli stessi sistemi di lancio verticale del Virginia Block IV o V, così da implementare missili da crociera del tipo BGM-109 Tomahawk e il munizionamento che li sostituirà negli anni a venire vieni. Inoltre, come avveniva per i sottomarini classe Attack dell'ultimo programma SEA 1000, i sistemi a bordo delle navi, così come la catena sonar, saranno in larga maggioranza americani, cosicché l'addestramento e la trasformazione degli equipaggi RAN potrebbe in parte essere realizzato dalla US Navy, che in questo teatro è molto più presente della Royal Navy.

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