La Polonia, da sola, neutralizzerà completamente la minaccia di terra russa negli anni a venire? In ogni caso, questa è la domanda che ci si può porre osservando le ambizioni di reclutamento, programmi di difesa e acquisizione di attrezzature annunciate ormai da un anno da Varsavia. Infatti, dopo aver annunciato l'ordine per 250 carri pesanti americani M1A2 SEPv3 nel luglio 2021, le autorità polacche hanno annunciato l'ordine 32 elicotteri AW149 all'italiana Leonardo nel giugno 2022, 3 fregate Mièçznick con il Babcock britannico così come 1000 carri armati K2 e 672 cannoni semoventi K9 nel luglio 2022, da 96 elicotteri da combattimento AH-64E Guardian e tanta tanta 48 caccia leggeri FA-50 a settembre 2022, da 300 lanciarazzi multipli K239 nell'ottobre 2022, da 2 satelliti di osservazione militare con la Francia nel dicembre 2022, nonché la costruzione locale di 1400 veicoli da combattimento di fanteria anfibia Borsuk nel febbraio 2023 (nell'illustrazione principale). Non c'è dubbio che con un tale arsenale, le forze armate di terra polacche saranno le più imponenti e potentemente armate dell'Europa occidentale, soprattutto perché saranno supportate da 140 F-35A, F-16 Block 60 e FA -50, supportati da circa 3 cannoniere Apache e protetto da una difesa antiaerea a più livelli composta da batterie di Patriot PAC-XNUMX, SPYDER e un sistema SHORAD progettato internamente.
Si potrebbe pensare che Varsavia si fermerebbe dopo questa serie di annunci, tanto più che gli investimenti necessari per finanziare questi programmi ammontano già a più del 15% del Pil del Paese. Non è così. Da un lato, non sono state ancora prese le decisioni definitive in merito al programma Orka di sommergibili d'attacco polacchi, al fine di sostituire l'unico sottomarino classe Kilo in servizio e colpito da grave insolenza. Soprattutto, in un'intervista rilasciata all'agenzia di stampa polacca, il tenente colonnello Krzysztof Płatek, portavoce dell'agenzia per gli armamenti del Paese, ha indicato che Varsavia intende costruire un nuovo veicolo da combattimento di fanteria pesante, questa volta non anfibio, ma molto più protetto e armato di il Borsuk, per supportare i carri armati M1A2 Abrams, anch'essi significativamente più pesanti e meglio protetti dei K2PL Black Panthers di origine sudcoreana. Sulla stessa proporzione del numero di Borzuk rispetto al numero di K2, possiamo quindi aspettarci che le autorità polacche ordineranno, nel prossimo futuro, 350 di questi pesanti IFV che accompagneranno gli Abrams.

Alcune informazioni su questo futuro veicolo blindato sono state rivelate da il sito polacco defence24.pl. Sarebbe quindi progettato sullo stesso telaio di quello montato sul cannone semovente K9 Thunder anch'esso acquisito dal Paese, in modo da ridurre costi e rischi di sviluppo, oltre a beneficiare di una certa convergenza in termini di manutenzione. una serie limitata, anche se questo telaio non è stato progettato o ottimizzato per la missione VCI. L'armatura sarà sensibilmente più pesante delle 28 tonnellate del Borsuk, ma sarà probabilmente inferiore alle 49 tonnellate del K9 così da dargli maggiore mobilità. Possiamo stimare, sulla base del motore MT881Ka-500 da 1000 hp che equipaggia il K9, e ottenere un rapporto potenza/peso identico a quello del Borsuk di 25,7 hp per tonnellata, una massa da combattimento di 37 a 39 tonnellate, mettendo il nuovo VCI nella categoria del KF-41 Lynx di Rheinmetall. Potrebbe infatti essere protetto meglio, con l'aggiunta di corazze passive più spesse e magari un sistema hard-kill soft-kill che ormai sappiamo essere indispensabile per svolgere operazioni offensive corazzate contro un avversario simmetrico, ma anche meglio armato.
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