Venerdì 8 dicembre 2023

La Russia lancia un importante programma per rafforzare la difesa aerea e missilistica del Paese

Le autorità russe hanno annunciato un importante programma volto a modernizzare, ma soprattutto a rafforzare la difesa antiaerea e antimissile del Paese, in seguito agli attacchi di droni ucraini sul loro territorio.

Prima dell’aggressione russa contro l’Ucraina, la maggioranza degli analisti riteneva, non senza molte ragioni oggettive, che la difesa antiaerea e antimissile multistrato russa fosse una delle prestazioni più efficienti, se non la più efficace, del pianeta. .

Questo infatti combinava diverse tipologie di sistemi specializzati e complementari, come l'S-400 dedicato alla difesa antiaerea e antimissile a media ed alta quota, l'S-300PMU/2 per la difesa antibalistica, il Buk per difesa tattica a media e bassa quota, nonché i sistemi TOR e Pantsir per la difesa ravvicinata.

Questa difesa, integrata dai sistemi antibalistici pesanti A-135 posizionati attorno a Mosca e San Pietroburgo, copriva un perimetro molto ampio lungo i confini russi e assicurava anche la protezione dei siti sensibili, pur presentandosi come perfettamente integrata con la difesa aerea composta da Aerei da sorveglianza aerea A-50, intercettori MiG-31 e aerei da superiorità aerea Su-35 e Su-27.

La difesa antiaerea russa colta in colpa

La guerra in Ucraina, e in particolare gli attacchi attribuiti all’Ucraina contro diversi siti russi sensibili, che si tratti della base aerea di Rostov e dei depositi di carburante di Belgorod all’inizio del conflitto, della base aerea strategica di ’Engels qualche mese fa, o colpire a meno di 200 km da Mosca qualche settimana fa, utilizzando missili balistici Toshka, elicotteri da combattimento Mi-24 o droni Tu-141, hanno visibilmente squarciato l’immagine di assoluta opacità che Mosca ha voluto dare fino ad ora alla sua difesa aerea , al punto che anche la Turchia sembra voler allontanarsi dall'S-400 per sviluppare un proprio sistema antiaereo a lungo raggio.

Se il problema è già sensibile sulla scena internazionale per le possibili future esportazioni di armi russe, lo è anche sulla scena interna, dove l'opinione pubblica e i commentatori russi sono sempre più perplessi di fronte all'apparente inefficienza della difesa aerea del paese, considerata impossibile. fallire, anche da parte della NATO.

Sistema di difesa aerea S-350
Il sistema S-350 è più leggero e più mobile dell'S-300 che sostituisce

È in questo contesto che Sergei Shoigu, ministro della Difesa russo, considerato l'erede designato di Vladimir Putin prima della guerra in Ucraina e da allora sull'orlo della disgrazia, ha annunciato un vasto programma volto a modernizzare e rafforzare la difesa antiaerea e antimissile. del territorio russo, e in particolare rafforzare considerevolmente la protezione di Mosca.


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Fabrice Lupo
Fabrice Lupohttps://meta-defense.fr/fabrice-wolf/
Ex pilota aeronautico navale francese, Fabrice è l'editore e l'autore principale del sito Meta-defense.fr. Le sue aree di competenza sono l'aeronautica militare, l'economia della difesa, la guerra aerea e sottomarina e Akita inu.

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3 commenti

  1. A quanto pare non è l'equipaggiamento che manca all'esercito russo, ma piuttosto la sua dottrina di utilizzo...

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