Verso un'evoluzione delle specifiche per i sottomarini polacchi?
A lungo indeciso, il programma sottomarino polacco del programma ORKA è stato rilanciato dalle autorità del Paese, con nuove specifiche in chiave.
Gli ultimi giorni sono stati pieni di annunci sul futuro dello sforzo di difesa polacco. Oltre alle informazioni sui programmi terrestri e aerei, il ministro della Difesa polacco Mariusz Błaszczak si è anche aperto in occasione dell'evento Defence24 Day organizzato dall'omonimo sito di notizie della Difesa, sul programma Orka del sottomarino polacco.
A lungo in preparazione, questo programma che mira a dare alla Marina polacca una capacità avanzata di attacco sottomarino, sembrava orientarsi verso navi di tonnellaggio relativamente basso per evolversi nel Mar Baltico.
Per questo motivo, fino ad oggi, le offerte europee studiate da Varsavia erano basate sulla A26 Blekinge della svedese Kockums, sulla Type 214 della tedesca TKMS e lo Scorpene del Gruppo Navale Francese, navi in evoluzione tra le 1600 e le 1900 tonnellate, rispondendo perfettamente a tale impiego operativo. Tuttavia, le aspettative espresse dal Ministro della Difesa polacco durante questo evento, differiscono in modo significativo da queste specifiche inizialmente espresse, mentre il programma ORKA dovrebbe essere lanciato ufficialmente nel corso di quest'anno 2023.
Infatti, per Mariusz Błaszczak, i sottomarini polacchi dovranno essere dotati di una grande autonomia, la capacità di implementare missili da crociera lanciati in immersione, ma anche di evolversi ad alta velocità rimanendo discreti come rimanere sommersi a lungo operando a bassa velocità.
Inoltre, la nave dovrà essere in grado di svolgere in maniera autonoma missioni lontane dalla propria base, mentre Varsavia intende beneficiare di significativi trasferimenti di tecnologia per accrescere le competenze della propria industria navale.
Tali esigenze, infatti, sono molto diverse da quelle inizialmente espresse, poiché la Marina polacca intende apertamente acquisire una capacità sottomarina oceanica piuttosto che costiera, oltre a disporre di una grande potenza di fuoco sia verso terra che contro bersagli navali e subacquei.
E le navi inizialmente proposte da Kockums, TKMS e Naval group, non corrispondono a queste nuove specifiche. Due di loro, TKMS con Tipo 212CD et Gruppo Navale con il Merlin (Barracuda pinna corta), dispongono di un modello alternativo più ampio in grado di soddisfare le esigenze espresse.
Quanto a Kockums, dovrà probabilmente riprodurre la partnership attuata con Lockheed-Martin per cercare di imporsi in Olanda, con una nave più grande della Blekinge.
Queste specifiche attireranno probabilmente altri giocatori che potrebbero posizionarsi in modo più efficace rispetto al passato contro le navi europee. Questo è in particolare il caso dei sottomarini sudcoreani della classe Dosan Anh Changho, derivati dal Tipo 214, ma molto più imponenti con un dislocamento in immersione di 3700 tonnellate e soprattutto un sistema di lancio missilistico verticale che permette di mettere in opera da 6 a 10 missili da crociera o balistici.
Conoscendo la vicinanza sviluppata tra le industrie della difesa polacca e sudcoreana, la Dosan Anh Changho è ora la grande favorita, con specifiche che sembrano tagliate per questo.
Anche il Giappone, con la classe Taïgei potrebbe invitarsi a questa competizione, la nave di 84 metri e più di 3500 tonnellate in immersione, estende ad oggi l'unico sottomarino dotato di batterie agli ioni di litio ad essere operativo. Infine, lo spagnolo S-80 Plus della classe Isaac Peral da 3400 tonnellate in immersione potrebbe approfittare della revisione delle specifiche per provare ad invitarsi nuovamente nel programma Orka, con questa volta una nave corrispondente maggiormente alle aspettative espresse.
Tuttavia, il modello più efficiente per soddisfare le aspettative polacche, in particolare in termini di velocità e portata, è molto probabilmente il Marlin del Gruppo Navale, l'unica nave ad essere equipaggiata con un Pump-jet ereditato dal programma sottomarino.Suffren attacca le armi nucleari, da cui incorpora alcune delle caratteristiche chiave in termini di discrezione e prestazioni.
Inoltre, una partnership tra Varsavia e Parigi in quest'area così critica sarebbe un simbolo molto gradito della ripresa della cooperazione franco-polacca in materia di difesa, dopo diversi anni di rapporti più che tesi. Tuttavia, la concorrenza sarà molto dura per Naval Group, soprattutto data l'onnipresenza dell'industria sudcoreana nel paese.
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