La Marina olandese sta valutando l'acquisizione di navi con equipaggio ridotto per supportare le sue fregate

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Con il programma Trific, la marina olandese sta sviluppando una nave con equipaggio ridotto in grado di trasportare capacità modulari sotto forma di container per supportare le sue fregate, il cui numero continua a diminuire.

Come gli aerei da combattimento, anche le grandi navi di superficie come i cacciatorpediniere e le fregate hanno visto aumentare significativamente i loro costi di acquisizione e implementazione negli ultimi anni. Pertanto, le fregate della classe OH Perry sono state vendute alla Marina degli Stati Uniti e ai suoi alleati per circa 120 milioni di dollari alla fine degli anni '80, o poco meno di 300 milioni di dollari nel 2022 tenendo conto dell'inflazione, mentre le fregate della stessa capacità relativa oggi superano i 600 milioni di dollari, o il doppio.

Non solo i costi materiali e umani sono aumentati significativamente più rapidamente dei bilanci delle marine, ma queste ultime hanno incontrato per diversi anni notevoli difficoltà nel reclutare e mantenere il proprio personale, come abbiamo più volte ribadito.

Questo è il motivo per cui molte marine stanno prendendo in considerazione l'idea di passare a navi automatizzate per ricostituire la massa persa e rafforzare flotte costose ma in diminuzione di fregate e cacciatorpediniere. Questo è in particolare il caso della Marina degli Stati Uniti che ha già sperimentato diverse navi di superficie oceaniche autonome, in particolare i dimostratori SeaHawk e SeaHunter, durante le principali esercitazioni.

Tuttavia, mentre l'uso di navi robotiche tende a diffondersi rapidamente per le unità costiere leggere e i droni da ricognizione subacquei autonomi, lo sviluppo di combattenti di superficie con capacità oceaniche incontra ancora alcune difficoltà, in particolare in termini di affidabilità, anche facendo temere ad alcuni pianificatori un imminente ingorgo da siti di manutenzione dedicati, se necessario.

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La Marina degli Stati Uniti è attivamente impegnata nello sviluppo di navi autonome per aumentare la sua massa contro la Marina cinese

La marina olandese non fa eccezione quando si tratta di perdite di massa. Così, a metà degli anni '80, i 12 cacciatorpediniere classe Kortenaer entrati in servizio tra la fine degli anni '70 e la metà degli anni '80 erano affiancati da 2 grandi cacciatorpediniere antiaerei classe Tromp e 6 fregate da combattimento. classe Van Speijk, ovvero 20 grandi unità da combattimento di superficie, contro le sole 4 fregate della classe De Zeven Provicien e due della classe Karel Doorman oggi, di cui una inattiva per mancanza di personale, mentre la flotta dei sottomarini è passata da 8 a solo quattro navi di classe Walrus.


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