Con sorpresa di tutti, all'inizio del vertice NATO di Vilnius, il presidente turco recentemente rieletto RT Erdogan ha dato il suo accordo all'adesione della Svezia alla NATO, dopo un incontro con il suo omologo svedese Ulf Kristersson sotto l'egida del Segretario generale dell'Alleanza. , Jens Stoltenberg.
Con grande sollievo degli alleati, il leader nazionalista turco ha dichiarato di non essere più contrario, come faceva ormai da più di un anno, e che avrebbe trasmesso al suo parlamento la richiesta di adesione per ottenere la ratifica del trattato. adesione, che richiede l’accordo unanime di tutti i membri della NATO per essere approvato.
Sul piano pubblico, questo cambio di atteggiamento del presidente turco è legato solo a un accordo diretto con Stoccolma, le autorità svedesi si impegnano a sostenere il processo di riavvicinamento e di adesione della Turchia all'Unione Europea. Uscire, dunque, dalle questioni di blocco finora riguardanti i leader curdi rifugiatisi nel Paese, la cui estradizione Ankara chiedeva di dare il suo assegno in bianco.
Dietro le quinte, tuttavia, sembra che le richieste di RT Erdogan riguardo a questa autorizzazione siano state molto maggiori di quanto mostrato. Così, pur assicurando che i due soggetti non siano in alcun modo collegati, Joe Biden e l'amministrazione Usa hanno annunciato, poche ore dopo l'annuncio turco-svedese nell'ambito del vertice di Vilnius, che sosterranno la richiesta turca per l'acquisizione di nuovi Caccia e kit F-16V per convertire parte del suo F-16 Block 50/52 a questo standard.
Altri echi, a livello più basso, si riferiscono ad alcune assicurazioni fornite dai Paesi europei e dall’Ue circa la normalizzazione dei rapporti con Ankara, anche se l’economia turca è oggi esangue con un’inflazione che galoppa vicino al 40% su un anno nel giugno 2023, e la disoccupazione rimane elevata, soprattutto tra i giovani.
Ma evidentemente non c’è fiducia da nessuna delle due parti riguardo agli impegni assunti, apertamente o ufficiosamente. È vero che, riguardo a molti di essi, la parola del Capo dello Stato vincola solo lui, ed è valida solo se confermata da un voto del Legislativo.
È in particolare il caso della vendita di F-16V alle forze aeree turche, attesa da tempo da Ankara, ma bloccata per diversi anni non dalla Casa Bianca, piuttosto favorevole all'argomento, ma dal Congresso americano, molto più vendicativo nei confronti le autorità turche.
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