Il Senato degli Stati Uniti prevede un possibile ritiro dalla NATO dopo le prossime elezioni presidenziali
Di fronte alle probabilità di vedere Donald Trump o Ron De Santis vincere le elezioni presidenziali del 2024, il Senato degli Stati Uniti ha inquadrato rigorosamente una possibile decisione presidenziale di lasciare la NATO.
Il minimo che possiamo dire è che le elezioni presidenziali del 2024 negli Stati Uniti si preannunciano serrate, qualunque sia lo scenario studiato. In effetti, la maggior parte dei sondaggi degli ultimi mesi su questo argomento mostra punteggi molto ravvicinati tra i partiti democratico e repubblicano, sia che si tratti di un'opposizione tra Joe Biden e Donald Trump, sia che quest'ultimo venga sostituito dal governatore della Florida, Ron de Santis .
Se però i punteggi sono stretti, le conseguenze sulla scena internazionale, a seconda che esca vittorioso il candidato repubblicano o democratico, sono radicalmente diverse, per non dire opposte.
Infatti, che si tratti di Donald Trump o di Ron de Santis, i vertici repubblicani sono caratterizzati da una forte volontà di ritorno a una sorta di isolazionismo americano come avveniva prima della seconda guerra mondiale, arrivando anche a un possibile ritiro dalla Nato, ipotesi avanzata più volte da Donald Trump.
È proprio per regolamentare tali eccessi che il senatore democratico della Virginia Tim Kaine e il suo omologo repubblicano della Florida, il senatore Marco Rubio, hanno approvato, nell'ambito del Pentagon Finance Bill 2024, un emendamento che richiede alla (futura) amministrazione statunitense di ottenere una maggioranza di due terzi dal voto del senato per consentire il ritiro degli Stati Uniti dalla NATO.
È interessante notare che 18 senatori repubblicani hanno votato a favore dell'emendamento proposto insieme a 47 senatori democratici presenti, mentre 28 repubblicani hanno votato contro. Questo equilibrio di potere all'interno del Partito Repubblicano mostra che anche all'interno del Great Old Party, l'ipotesi di una vittoria di Donald Trump o Ron de Santis il prossimo anno, preoccupa.
Non è la prima volta che un'iniziativa del genere viene presa dall'ente americano. Già nel 2019 aveva messo in atto presidi per inquadrare eventuali decisioni del presidente Donald Trump su un possibile ritiro dalla Nato. Nel 2021, sebbene meno imminente, la minaccia a medio termine è stata considerata abbastanza pressante Il senatore Marco Rubio, sempre lui, fa votare un emendamento alla legge finanziaria 2022 in questa zona.
Il fatto è che molti parlamentari e personaggi politici d'oltre Atlantico temono le possibili conseguenze di un ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca nel 2024, o di quello del suo sfidante Ron de Santis, quest'ultimo non meno eccessivo nelle sue posizioni sulla politica internazionale problemi.
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