Domenica 10 novembre 2024

Con Replicator, il Pentagono scommette sull’innovazione americana contro le masse cinesi

Sono rare le volte in cui le autorità politiche americane descrivono per nome la Cina e l'Esercito popolare di liberazione come un avversario militare diretto degli Stati Uniti. Eppure questo è ciò che ha appena fatto Kathleen Hicks, vicesegretaria alla Difesa, in occasione della presentazione pubblica di un nuovo programma destinato a restituire agli eserciti statunitensi il vantaggio contro l'EPL in entrambi gli anni, e battezzato “Replicator”.

È in occasione diun intervento davanti alla National Defense Industrial Association, in cui il Segretario Hicks ha presentato questo programma, il cui nome sembra uscito direttamente dalla serie Stargate.

L'obiettivo è quello di basarsi sulla tecnologia americana esistente, per progettare e produrre, a brevissimo termine, un'offerta massiccia di droni che rispondano a specifiche semplici: "economici, sacrificabili e numerosi", per innescare il balzo in avanti delle forze americane verso l'All- Dottrina del dominio dell'impegno cooperativo.

Concretamente, il programma Replicator mirerà a progettare e produrre in serie una famiglia di droni leggeri in grado di svolgere numerosi compiti specializzati, sia di ricognizione che di comunicazione, inclusa la designazione di bersaglio, tutti interconnessi e unificati in un'architettura comune.

Si tratta quindi, secondo questo approccio, di progettare qui il minimo comune denominatore tecnologico, che consentirà agli eserciti statunitensi di compensare l'equilibrio numerico di potere sfavorevole che si sta delineando contro l'Esercito popolare di liberazione, e questo, su un piano molto calendario serrato, poiché sono attesi entro due anni nelle forze armate.

Presentazione del programma Replicator da parte di Kathleen Hicks, vice segretario alla Difesa, durante il suo discorso alla National Defense Industrial Association.
Presentazione del programma Replicator a cura di Kathleen Hicks, vicesegretario alla Difesa, durante il suo discorso all'Associazione Nazionale degli Industriali della Difesa.

Per ora il programma è ancora presentato in modo relativamente vago. Tuttavia, possiamo supporre che miri a produrre una famiglia di droni leggeri, come quelli utilizzati in gran numero in Ucraina da entrambe le parti, in grado di trasportare “moduli di missione” specializzati.

I droni possono quindi trasformarsi, se necessario, in un sistema di ricognizione in grado di designare un bersaglio con un laser, di disturbare o ritrasmettere comunicazioni e persino di colpire bersagli trasformandosi in prowler di munizioni.

Questo approccio permette in particolare di semplificare la progettazione degli impianti in modo da produrli in serie gigantesche, e quindi di ottenere prezzi e scadenze molto competitivi. Inoltre, sviluppando l'intera famiglia in modo coordinato e centralizzato, è anche possibile progettare l'interfaccia applicativa programmata (API) che consente di estenderne le funzionalità, sia in termini hardware che software, da parte dei moduli di missione.


C'è ancora il 75% di questo articolo da leggere, Iscriviti per accedervi!

Logo Metadefense 93x93 2 Difesa Flash | Droni da combattimento | Droni militari e robotica

I Abbonamenti classici fornire l'accesso a
articoli nella loro versione completa;e senza pubblicità,
a partire da € 1,99. Abbonamenti Premium fornire anche l'accesso a archivio (articoli vecchi di più di due anni)


pubblicità

royalties : È vietata la riproduzione, anche parziale, del presente articolo, salvo il titolo e le parti dell'articolo scritte in corsivo, se non nell'ambito di accordi di tutela del diritto d'autore affidati alla CFC, e se non espressamente concordato da Meta-defense.fr. Meta-defense.fr si riserva il diritto di utilizzare tutte le opzioni a sua disposizione per far valere i propri diritti. 

Per ulteriori

1 COMMENTO

SOCIAL NETWORKS

Ultimi articoli