Difesa delle infrastrutture critiche: Europa molto esposta
sommario
Gli Stati Uniti rafforzeranno in modo significativo i sistemi antiaerei e i mezzi di rilevamento per garantire la difesa delle infrastrutture critiche dalla minaccia rappresentata oggi dai missili da crociera, dai missili balistici e dai droni d’attacco a lungo raggio. L’Europa, sebbene considerevolmente più esposta degli Stati Uniti in questo ambito, non sembra effettivamente imboccare una traiettoria simile.
Alcuni giorni fa, il Agenzia per la difesa missilistica L'americano ha annunciato l’avvio di un’iniziativa volta a rafforzare la protezione antiaerea, antimissile e antidrone di alcuni dei loro siti e infrastrutture critici.
Per l’aeronautica statunitense, che vigila sulla materia, si tratta di garantire la difesa di alcune infrastrutture critiche contro droni a lungo raggio o missili da crociera che ora equipaggiano in modo massiccio le forze aeree e le marine cinesi e russe.
Infatti, secondo il Pentagono, la distruzione di alcune di queste infrastrutture di produzione e distribuzione di energia o di comunicazione, come ad esempio alcune alte sfere politiche come la Casa Bianca e il Campidoglio, potrebbe ostacolare gravemente la risposta militare americana di fronte all'aggressione.
La difesa delle infrastrutture critiche è tornata ad essere una delle principali questioni di sicurezza
Gli Stati Uniti non sono gli unici a preoccuparsi di queste minacce. Qualche mese fa, lo ha annunciato il Ministero della Difesa russoIl dispiegamento graduale di 500 sistemi di difesa antiaerea a corto e medio raggio Pantsir S1/S2, BUK e S-350, per proteggere infrastrutture militari e civili potenzialmente minacciate da droni e missili da crociera ucraini, o altro.
Nel teatro del Pacifico, se la Cina rimane molto discreta riguardo ai mezzi dispiegati in quest’area, il Giappone, come la Corea del Sud, sta compiendo sforzi molto significativi per rafforzare i propri mezzi di difesa antibalistici, antimissili e antidroni, attraversouna difesa multistrato particolarmente densa.
E allora l’Europa? Il vecchio continente è infatti in prima linea di fronte a questo tipo di minacce, per la sua vicinanza alla Russia che già dispone di una notevole potenza di fuoco in termini di missili da crociera, e che è impegnata nella produzione intensiva di droni d’attacco a lunghissima gittata. derivato dall'iraniano Shahed-136 e ribattezzato Geranium.
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