Il 26 giugno 2023 la ricerca aeronautica e di difesa francese ha raggiunto un traguardo importante, con il primo volo di prova dell'aliante ipersonico VMAX, nel cielo di Biscarrosse, nelle Landes. Le evoluzioni dell'aliante, volando a più di Mach 5, avevano tracciato, oggi, uno schema impressionante nel cielo, dimostrando, inequivocabilmente, le sue capacità di manovra per contrastare, se necessario, le difese antimissilistiche avversarie. Ma pochi sanno che questo successo è stato possibile solo grazie all’assistenza tecnologica della Marina americana.
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Il volo di prova dell'aliante ipersonico VMAX il 26 giugno 2023
Questo passo è stato accolto con favore dall'unanimità della stampa generalista e specializzata, mentre il ministro della Difesa si è congratulato sui social network per un grande passo avanti per la tecnologia francese. L'aliante ipersonico VMAX è stato, infatti, sviluppato congiuntamente da ONERA e Ariane Espace, sotto il controllo della Delegazione Generale per gli Armamenti, la DGA.
Ciò che è meno noto, tuttavia, è che il successo del 26 giugno è il risultato di un’intensa cooperazione tra questi industriali e centri di ricerca francesi e le squadre del distaccamento navale della Marina statunitense di White Sands, nel Nuovo Messico, specializzate nella progettazione di mezzi tattici lanciatori.
Un articolo pubblicato dal sito Dvidshub.net, specializzata in temi di ricerca e tecnologia nel settore della difesa negli Stati Uniti, ha appena alzato il velo su questo programma transatlantico, che riunisce dal 2020 squadre francesi e americane, sia nel Nuovo Messico che nelle Landes, e il cui volo lo scorso giugno 26 ha costituito la seconda fase denominata FS-1, dopo una prima fase con alterne fortune, FS-0, avvenuta nell'ottobre 2021.
Il ruolo chiave della Marina degli Stati Uniti e delle squadre di White Sands in questo volo di prova di successo
In effetti, il primo lancio dell'FS-0, da un lanciatore a due stadi, ma senza carico utile, è stato interrotto dopo che si è verificato un guasto elettrico dopo il decollo. Sembra però che tutti gli obiettivi chiave della missione siano stati raggiunti, aprendo la strada, seppure con qualche apprensione, al lancio dell'FS-1.
A differenza dell'FS-0, l'FS-1 si basava su un razzo a 3 stadi (un booster Terrier e due stadi Oriole), e soprattutto trasportava per la prima volta il carico utile francese, l'aliante ipersonico francese VMAX. Inoltre, le squadre americane hanno dovuto gestire le questioni relative alla schermatura, alla correzione della traiettoria e, ovviamente, alla separazione, per completare con successo la loro parte di missione, prima di passare il comando all'aliante ipersonico francese.
Il resto lo sappiamo. Il lancio si è svolto come previsto e l'aliante VMAX ha potuto dimostrare le sue capacità, fornendo allo stesso tempo a ONERA e Ariane Espace tonnellate di dati che consentiranno successivamente loro di perfezionare i loro modelli.
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