Il 2024 inizia alla grande per la Marina turca. È stata infatti appena confermata la costruzione di una seconda portaerei, dopo la TCG Anadolu, nel corso di una riunione del comitato esecutivo dell'industria della difesa turca, presieduta dallo stesso presidente Erdogan, che si è tenuta a Istanbul il 3 gennaio .
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Con questo annuncio, e con quello della costruzione di quattro nuove fregate classe Istanbul, di nuove navi da sbarco e per la guerra contro le mine, la Marina turca sarà vicina ad avere una flotta d'alto mare e una posizione dominante nell'Egeo e nel Mar Nero, mentre l'esercito turco l’industria navale arriverà a una distanza impressionante dall’autonomia strategica.
Una versione evoluta e rinforzata della portaerei Anadolu del GCC
Era stato annunciato molto tempo fa, ora è confermato. La portaerei d'assalto TCG Anadolu, la prima nave di questo tipo della Marina turca, costruita dai cantieri Tershanesi con l'aiuto della spagnola Navantia, ed entrata in servizio nel 2023, avrà quindi una nave gemella.
Il comitato esecutivo dell'industria della difesa turca ha infatti dato il suo benestare la costruzione di una seconda nave di questo tipo, che sarà vicino ad Anadolu, senza essere identico. La nuova nave, che probabilmente sarà realizzata anche con il supporto di Navantia che da diversi mesi sta trattando la questione con Ankara, dovrà essere, secondo il comunicato turco, più versatile e più efficiente del primo.
Combattere droni, elicotteri e possibilmente caccia leggeri a bordo delle portaerei turche
Possiamo supporre, considerati gli sviluppi citati negli ultimi mesi riguardo alla TCG Trakya (Tracia), nome di battesimo annunciato per questa seconda portaerei, che sarà dotata nativamente di mezzi di arresto da implementare, oltre a elicotteri e droni leggeri che armeranno Anadolù, droni da combattimento pesanti come il Kizilelma o aerei ad ala fissa, in particolare gli aerei da addestramento e d'attacco Hürjet.
È anche possibile che la nuova nave, che viene definita solo portaerei o portaerei, non sarà dotata, come l'Anadolu, di una zattera per fungere da portaelicotteri d'assalto. Sarebbe quindi pienamente orientata alla funzione di portaerei leggera.
Possiamo, infine, essere certi che anche la navalizzazione del caccia TAI KAAN, del programma TFX, sarà considerata un'alternativa dall'Ammiragliato truccato. Tanto più che con i suoi due turbogetti F110 da 110 Kn ciascuno, l'aereo avrà un ottimo rapporto spinta-peso, anche a pieno carico, permettendogli senza il minimo dubbio di utilizzare uno Skijump.
D'altra parte, come sperimentano oggi gli ingegneri sudcoreani riguardo alla navalizzazione del KF-21 Boramae, si tratta di una trasformazione particolarmente difficile, soprattutto quando l'aereo non era inizialmente progettato per questo, cosa che raramente si è concretizzata a livello operativo.
Non è da escludere, inoltre, la possibilità di vedere Ankara ricorrere ad una soluzione esterna per addestrare i caccia di bordo della sua portaerei, negli Stati Uniti se i rapporti con Washington si normalizzeranno, ma anche in Russia e soprattutto in Cina che, in prospettiva J-35, sostituirebbero inizialmente sorprendentemente bene gli F-35B per armare queste navi.
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