Una voce che riportauna proposta israeliana fatta agli europei, per sostenere lo sviluppo del programma di intercettori ipersonici HYDEF, attualmente in fase di progettazione da un grande consorzio di aziende europee guidate dalla Spagna, è stato rilanciato dal serissimo sito defence-industry.eu, alcuni giorni fa.
Un nuovo articolo, dallo stesso sito, fornisce maggiori dettagli su questo argomento. Sarebbe, infatti, l'israeliano Rafael, progettista dell'Iron Dome e del David Sling, ad avviare discussioni con “amici in Europa” per rafforzare, e soprattutto accelerare, il programma europeo.
sommario
Rafael vuole accelerare il programma degli intercettori ipersonici HYDEF
Secondo le dichiarazioni dell'industriale israeliano, esso avrebbe infatti la capacità di accelerare significativamente il programma europeo, attraverso un co-sviluppo basato sull'esperienza acquisita nello sviluppo del David Sling, un sistema antiaereo e anti-aereo. missile balistico paragonabile al SAMP/T o al Patriot PAC, ma anche nella sua partecipazione allo sviluppo degli intercettori balistici esoatmosferici Arrow, pilotati da IAI e Boeing.
La proposta è, infatti, la più credibile. Dal lancio del programma HYDEF, e dalla sua attribuzione al consorzio europeo, piuttosto che alla proposta di MBDA France, Thales e Leonardo, che avevano sviluppato insieme l'Aster e il SAMP/T, erano emersi interrogativi sull'esperienza del industriali selezionati in questo campo.
Più in particolare, per sviluppare effettivamente un intercettore ipersonico, probabilmente dovrebbero ripercorrere tutti gli sviluppi che Eurosam ha realizzato, per progettare l'Aster 30, poi i due missili antibalistici Aster Block 1 e Block 1NT. In altre parole, questo consorzio è partito con diversi anni di ritardo, laddove, appunto, i ritardi sono di importanza strategica attorno a questo programma, dato il deterioramento della situazione della sicurezza internazionale.
Di fronte a questa evidenza, la Commissione Europea ha lanciato un secondo programma, con specifiche quasi identiche, questa volta chiamato HYDIS, e gestito dagli stessi attori che hanno sviluppato Aster, con l'ovvio obiettivo di fondere i due programmi. Soprattutto da quando MBDA, Thales e Leonardo hanno imparato la lezione del loro approccio iniziale forse troppo autonomo, e certamente percepito come arrogante dalle autorità europee.
Il sostegno europeo all'opera per sostenere l'offerta israeliana
Per Rafael, però, esiste un'altra possibilità. Infatti, grazie alla sua esperienza con il sistema David Sling, possiede competenze e know-how vicini a quelli effettivamente a disposizione dei tre principali membri di Eurosam che hanno sviluppato l'Aster. Riescono quindi a compensare la relativa mancanza di esperienza del consorzio europeo responsabile dell'HYDEF, e quindi ad evitare la fusione dei due programmi.
Se questo approccio può sembrare in contrasto con gli obiettivi della Commissione Europea e della sua Bussola Strategica 2022, non è meno sostenuto nella stessa Europa. Infatti, per stessa ammissione di Rafael, il gruppo industriale israeliano è in trattative con "amici in Europa" per sostenere questa opzione.
Verso la fusione dei programmi HYDEF e HYDIS, con nel mirino il pilotaggio dell'intercettore ipersonico europeo
È vero che se i due programmi europei dovessero fondersi, è più che probabile che sarebbe uno dei due principali attori del secondo, Francia o Italia, e uno dei loro produttori, rispettivamente Leonardo o MBDA/Thales, a otterrebbero il controllo del programma unificato europeo, grazie alla loro maggiore esperienza in materia.
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