Il 15 febbraio il ministro della Difesa turco ha firmato una lettera di intenti per l'adesione della Turchia all'iniziativa europea Sky Shield, o ESSI, insieme al suo omologo greco Nikolaos Dendias. Questo annuncio, che ha sorpreso molti osservatori, segna un nuovo passo da parte di Ankara per normalizzare le sue relazioni con la Grecia, ma anche con gli europei e gli americani.
Per aderire all'ESSI, infatti, la Turchia dovrà, molto probabilmente, dotarsi delle batterie antiaeree e antimissilistiche Patriot, proposte da diversi anni da Washington, in alternativa al sistema russo S-400, consegnato da Mosca alla Turchia nel 2019 e all’origine di numerose sanzioni statunitensi, inclusa l’espulsione della Turchia dal programma F-35.
sommario
La Turchia aderisce all’iniziativa europea Sky Shield insieme alla Grecia
En firmando questa lettera di intenti per aderire all'ESSI, insieme a Nikolaos Dendias, Yasar Guler, ministro della Difesa turco, ha inviato numerosi messaggi simultanei alla Grecia, alla Germania e agli europei nel loro insieme.
In primo luogo, segna i progressi compiuti nelle relazioni bilaterali tra Ankara e Atene, mentre solo un anno e mezzo fa, a margine delle elezioni turche, RT Erdogan ha minacciato di lanciare i suoi missili balistici contro le principali città greche.
Iniziato due mesi fa, da l'incontro pacifico tra K. Mitsotakis, il primo ministro greco, e RT Erdogan, il presidente turco, questa pacificazione era attesa sia dagli europei che dagli americani, in particolare per allentare le sanzioni contro l'industria della difesa turca.
Successivamente il Parlamento turco ha approvato a larga maggioranza l'adesione della Svezia alla NATO l’argomento era stato sfruttato dal presidente Erdogan, nel suo braccio di ferro con gli europei e la NATO, per l'acquisizione di nuovi F-16, ma anche di Typhoon.
Se l'autorizzazione a esportare 40 nuovi F-16V e 80 kit, oltre a un gran numero di parti, munizioni e sistemi di manutenzione, il tutto per 20 miliardi di dollari, è stata ottenuta rapidamente da Ankara, dopo l'autorizzazione data a Stoccolma per aderire all'Alleanza Atlantica , l'acquisizione di una quarantina di Eurofighter Typhoon, in trattative da diversi mesi, era ancora in fase di stallo, di fronte alle esitazioni tedesche.
Il secondo messaggio, quindi, è rivolto agli europei e, più in particolare, a Berlino. Aderendo all'ESSI, un'iniziativa tedesca volta ad armonizzare e interconnettere i sistemi di difesa antiaerea e antimissile di tutti i partecipanti, e ce ne sono già molti, Yasar Guler assicura certamente la revoca del veto tedesco riguardante l' Typhoon.
Berlino, infatti, avrebbe grandi difficoltà a giustificare un simile rifiuto di esportare, pur accettando la Turchia nell’iniziativa non nucleare più strategica lanciata in Europa, sotto la guida tedesca.
Sempre più probabile l'acquisizione da parte di Ankara delle batterie American Patriot
Il terzo messaggio, inviato con la firma di questa lettera di intenti, è ovviamente destinato a Washington. L’ESSI, così come organizzato oggi, prevede infatti soltanto l’interconnessione di tre tipi di sistemi antiaerei e antimissile: il tedesco IRIS-T SLM a corto e medio raggio, il americano Patriot a lungo raggio e con sistemi endoatmosferici l'intercettazione e il sistema antimissile esoatmosferico israeliano Arrow-3, acquisito esclusivamente dalla Germania.
Tuttavia, l’acquisto dell’IRIS-T SLM da parte degli eserciti turchi è molto improbabile. Dal 2021, infatti, stanno implementando i sistemi HISAR-A a corto raggio e HISAR-U a medio raggio, sviluppati da Roketsan e Aselsan, le cui prestazioni sono paragonabili a quelle del sistema tedesco.
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