India, Egitto, Grecia, Colombia, Arabia Saudita, Qatar... Le trattative in corso da Dassault Aviation per la vendita di nuovi Rafale, sono numerosi, al punto che si potrebbe dubitare della possibilità di vedere emergere altre prospettive a breve termine.
Eppure è proprio ciò che sembra accadere, come rivela Michel Cabirol, in un articolo pubblicato da latribune.fr, che sono in corso trattative tra Dassault Aviation e Muscat, per equipaggiare le forze aeree del Sultanato dell'Oman, dal 12 al 18 Rafale.
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Una nuova prospettiva inaspettata per il Rafale di Dassault Aviation, in un contesto di sicurezza in rapido deterioramento
Secondo il giornalista specializzato, diverse fonti confermanti hanno confermato che sono state avviate trattative tra il produttore di aerei francese e le autorità del Sultanato dell'Oman, riguardo alla possibile acquisizione di uno squadrone di caccia francesi.
Questi velivoli, riconosciuti per la loro versatilità, potrebbero poi evolversi insieme ai 22 F-16 C/D Block 50, formando la spina dorsale di due squadroni di caccia della Royal Air Force of Oman, o RAFO, con base presso la base aerea di RAFO Thumrat, così come 12 Eurofighter Typhoon dell'8° squadrone della base aerea RAFO Adam.
Questo possibile rafforzamento fa parte del significativo deterioramento della situazione della sicurezza in questo sultanato al confine con gli Emirati Arabi Uniti, l’Arabia Saudita e soprattutto lo Yemen, e di fronte all’Iran, a soli 300 km sulla sponda settentrionale del Golfo dall’Oman.
Il discreto Stato di 300 km², con una popolazione di poco più di 000 milioni di abitanti, ha fatto fortuna sullo sfruttamento delle sue riserve di petrolio e gas, ma è riuscito a trasformare la sua economia.
Ha portato le esportazioni di idrocarburi al di sotto del 20% del suo Pil, puntando in particolare sul turismo e sui servizi, che gli permettono di registrare un Pil pro capite di 25 dollari pro capite, vicino ai 000 dollari sauditi, ma molto più alto dei 30 dollari iraniani.
Mascate, la sua capitale, intrattiene, come tale, rapporti pacifici, talvolta addirittura fruttuosi, con Teheran, il che spiega perché il Paese sia stato protetto, negli ultimi anni, dalle tensioni regionali. Tuttavia, destina più del 6% del suo Pil agli eserciti, che hanno un budget annuale di 8 miliardi di dollari.
L'aeronautica militare del Sultanato dell'Oman, tradizionale cliente dell'industria aeronautica anglosassone.
Come molti paesi della regione, l'Oman è stato sotto un protettorato britannico dalla fine del XIX secolo fino al 19. I suoi eserciti furono formati, addestrati ed equipaggiati dagli eserciti britannici durante questo periodo.
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