I missili americani ATACMS saranno il tanto atteso punto di svolta in Ucraina? È del tutto possibile. Infatti, dopo un voto molto atteso la Camera dei Rappresentanti americana, per sbloccare tre giorni fa la dotazione di 95 miliardi di dollari per Taiwan, Israele e Ucraina, oggi è toccato al Senato fare lo stesso.
Non sorprende che abbia convalidato la legge, consentendo a Joe Biden di promulgarla. Non c'è voluto molto perché, un'ora dopo il voto del Senato, il presidente americano ha preso la parola per annunciare che è stata promulgata la legge che permette, tra l'altro, di stanziare 60.8 miliardi di dollari in sostegno militare all'Ucraina.
Per tre giorni, diversi annunci avevano suggerito che Washington si stesse preparando a consegnare all'Ucraina i missili balistici ATACMS, implementati dai sistemi HIMARS, una munizione richiesta da tempo da Kiev per raggiungere obiettivi importanti, nella profondità del dispositivo russo schierato in Ucraina.
sommario
Joe Biden annuncia la consegna di mille missili ATACMS all'Ucraina
Nessuno, invece, prevedeva che gli Stati Uniti si preparassero a consegnare da 600 a più di mille di questi missili da 1,5 milioni di dollari agli eserciti ucraini, fornendo loro una potenza di fuoco a medio raggio, senza equivalenti in questo teatro.
L'annuncio ha l'effetto di un terremoto in questo conflitto. Infatti, con così tante munizioni di questo tipo, gli ucraini saranno in grado di colpire i siti più importanti, le concentrazioni di forze, i depositi logistici e le infrastrutture critiche, in tutto il territorio ucraino in mano russa, compresa la Crimea.
In altre parole, finché Washington fornirà agli ucraini informazioni precise sugli obiettivi, cosa probabile, Mosca non avrà più la possibilità di preparare offensive o manovre, anche in profondità, su questo territorio , rendendo molto improbabile lo svolgimento di un'offensiva.
Un cambiamento profondo nella posizione americana che finora si opponeva alla consegna dell’ATACMS
Soprattutto, questo annuncio rappresenta un cambiamento importante nella posizione di Washington su questo argomento. La Casa Bianca e il Pentagono si erano infatti finora opposti all'invio di questo missile balistico in Ucraina, temendo un'escalation da parte di Mosca.
Passare da una posizione così riservata a un tale volume di potenza di fuoco richiede quindi una risposta americana commisurata alla minaccia percepita. Soprattutto perché la Casa Bianca non è l’unica a dare una svolta radicale su questo tema negli ultimi giorni.
C'è ancora il 75% di questo articolo da leggere, Iscriviti per accedervi!
I Abbonamenti classici fornire l'accesso a
articoli nella loro versione completa;e senza pubblicità,
a partire da € 1,99. Abbonamenti Premium fornire anche l'accesso a archivio (articoli vecchi di più di due anni)
Continuiamo ad aumentare i tassi di produzione. Se saremo abbastanza veloci non lo so, ma l'accelerazione è più che evidente.