Mentre le tensioni internazionali continuano a crescere, gli eserciti francesi si trovano ad affrontare crescenti difficoltà anche solo per mantenere il proprio numero, di fronte al calo del numero dei candidati e all’aumento dei mancati rinnovi dei contratti militari.
Se nell’ambito della LPM 2024-2030 sono state annunciate misure palliative, non vi è alcuna garanzia che riescano a invertire questa tendenza, mentre, allo stesso tempo, gli eserciti hanno più che mai bisogno di riconquistare massa.
Un nuovo modello di coscrizione, la coscrizione selezionata, implementato nei paesi scandinavi da diversi anni, potrebbe fornire una soluzione efficace, applicabile e progressiva a questi problemi relativi alle risorse umane.
sommario
La necessità di massa diventa fondamentale per gli eserciti francesi di fronte alle minacce
« La guerra in Ucraina apre una nuova forma di Guerra Fredda“. È in questi termini che Sébastien Lecornu, ministro delle Forze Armate, ha aperto la conferenza stampa tenutasi il 26 marzo, per fare il punto sugli sforzi e le aspettative del suo ministero, delle Forze armate francesi e delle industrie della difesa nazionale, di fronte dell’evoluzione delle minacce in Ucraina, nel Mar Rosso e altrove.
Questo ritorno, ormai accettato, a una forma di guerra fredda, influenzerà necessariamente il modello stesso degli eserciti francesi, costruiti, a partire dalla fine degli anni ’1990, su un dittico fatto di deterrenza, da un lato, e di un corpo proiettabile dall'altro, spedizionieristici, reattivi ma limitati in massa.
Questo modello non è, come spesso menzionato, l’unica conseguenza delle restrizioni di bilancio legate ai benefici della pace post-Guerra Fredda. Se il crollo percepito della minaccia russa ha ovviamente avuto un peso determinante in questa questione, le difficoltà incontrate dagli eserciti francesi nel dispiegare una forza omogenea ed efficace in Arabia Saudita, di fronte all’Iraq, in vista dell’operazione Desert Storm, hanno giocato almeno altrettanto.
La France touchait là du doigt les contraintes de ses armées de conscription, conçues pour faire face à la menace soviétique, mais structurellement inadaptées à la projection de puissance en volume, même si le nombre de militaires d'active était alors 50 % plus élevé à Oggi.
Professionalizzandosi, gli eserciti francesi hanno quindi guadagnato in flessibilità e reattività. Ma, allo stesso tempo, hanno perso massa considerevole, al punto che oggi non possono più permettere al capo dello Stato di “ scegli le tue guerre e vincile“, secondo la massima di Charles de Gaulle, senza integrarsi in una vasta coalizione.
Questo ritorno alla Guerra Fredda, annunciato da Sébastien Lecornu, avrà quindi, come necessario corollario, una revisione del modello e della struttura degli eserciti francesi, negli anni a venire, per riconquistare questa credibilità convenzionale essenziale alla sua deterrenza.
La sfida delle risorse umane che mette in difficoltà gli eserciti francesi
Se l’osservazione è relativamente banale da fare, rispondere risulta invece molto complicato. In effetti, al di là delle questioni di bilancio, che sono cruciali, ma trattate altrove in altri articoli, l’attuale modello degli eserciti non è adatto ad un significativo guadagno di massa.
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