Dopo un inizio molto difficile, il programma FCAS è riuscito, nel 2023, a uscire dalla routine in cui si trovava, grazie ad un accordo politico fermamente imposto dai tre ministri della Difesa francese, tedesco e spagnolo.
Da allora, il programma sembra essere su una traiettoria più sicura, anche se gli impegni attuali si estendono solo alla fase 1b dello studio dimostrativo, e sarà necessario, ancora una volta, rinegoziare la condivisione industriale oltre questo, il che sicuramente creerà nuovo attrito.
Al di là delle tensioni relative alle questioni di condivisione industriale, o anche alle specifiche, che differiscono a seconda dell’aeronautica militare, un nuovo argomento di discordia potrebbe presto emergere, almeno in Francia.
Infatti, lungi dal rappresentare la soluzione di bilancio ottimizzata proposta dall’esecutivo francese per giustificare questa cooperazione europea, sembra che il programma FCAS costerà di più, e anche molto di più, alle finanze pubbliche francesi, così come ai suoi industriali. che se il programma fosse sviluppato in modo identico, dalla sola base industriale e tecnologica aeronautica della Difesa Nazionale, con una differenza di costo, per i contribuenti francesi, fino a 20 miliardi di euro.
sommario
La Cooperazione europea, unica alternativa per finanziare lo sviluppo del programma FCAS, secondo l'esecutivo francese
Dal lancio del programma FCAS, il discorso dell'esecutivo francese, per giustificare lo sviluppo congiunto con la Germania, poi con la Spagna, non si è discostato di un millimetro: i costi di sviluppo di un aereo da combattimento e del suo sistema di sistemi di sesta generazione, sono così elevati che non possono più essere sostenuti da un solo paese europeo, nemmeno dalla Francia.
La questione è stata sollevata in numerose occasioni sulla scena pubblica, in particolare da deputati e senatori francesi, che hanno interrogato il governo per sapere se la Francia fosse in grado di sviluppare, da sola, un programma del genere, in particolare quando il programma era a un passo di rottura.
La risposta data allora, sia dall'esecutivo che dalla DGA, sosteneva che se la Francia dovesse realizzare un programma del genere da sola, sarebbe necessariamente meno efficiente e meno versatile di quanto lo FCAS prevede di essere oggi, per ragioni essenzialmente di bilancio. In altre parole, per il governo francese non c’era salvezza, al di fuori di questa cooperazione franco-tedesca, poi europea.
Il programma cooperativo FCAS costerà alla Francia 14 miliardi di euro in meno che se dovesse farlo da sola.
Uno studio dei dati oggi disponibili tenderebbe, infatti, a sostenere la posizione del governo. Pertanto, il budget totale di ricerca e sviluppo per l’intero programma FCAS raggiungerebbe i 40 miliardi di euro, consentendo a ciascun partecipante di contribuire solo con 13,3 miliardi di euro, o, più o meno, un miliardo di euro per paese e all’anno, fino al 2036 e all’inizio della produzione degli aerei stessi.
Anche tenendo conto della regola empirica che impone che il co-sviluppo generi un moltiplicatore di costi aggiuntivo equivalente alla radice quadrata del numero dei partecipanti, cioè 1,73 per 3 paesi, la Francia risparmia ben 10 miliardi di euro sulla fase di sviluppo del programma.
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