Riuscirà la tedesca Rheinmetall a ribaltare la situazione dell’industria europea della difesa entro il 2030?
Dopo diversi anni difficili, segnati dal rifiuto da parte della Bundeswehr di rivolgersi ai KF41 Lynx e ai KF51 Panther, la tedesca Rheinmetall si trova ora in una dinamica molto più favorevole, con la consegna del Lynx all'Ungheria e, soprattutto, l'importante contratto in preparazione sui suoi due veicoli corazzati di punta, per l'Esercito italiano, in collaborazione con Leonardo.
Nonostante queste apparenti difficoltà, Rheinmetall è stata, negli ultimi cinque anni, una delle società di difesa in Europa ad aver registrato la crescita più forte nel fatturato della difesa, passando da 3,4 miliardi di dollari nel 2018 a 6,1 miliardi di dollari nel 2023, con un incremento dell'80%, ben superiore al 22,3% di BAe, al 15,2% di Airbus Defence, al 13,4% di Thales e addirittura al 41% dell'italiana Leonardo.
E lo slancio non sembra destinato a svanire, dato che il gruppo tedesco ha recentemente annunciato un aumento del 33% del suo fatturato nella prima metà del 2024. Su questa base, il suo amministratore delegato, Armin Papperger, non ha nascosto la sua soddisfazione, né l'ambizione ora ha per il suo gruppo: raggiungere un fatturato di 40 miliardi di euro nel 2030, e a quella data si afferma come la principale azienda europea nel settore della difesa.
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La crescita più forte dell’industria europea della difesa nel 2023
C'è da dire che, negli ultimi mesi, per il gruppo di Düsseldorf si sono susseguite buone notizie. Innanzitutto, riguardo al veicolo da combattimento di fanteria KF41 Lynx, mentre ha iniziato l'attività lo stabilimento di assemblaggio costruito in Ungheria, per fornire circa 218 veicoli corazzati agli eserciti ungheresi al ritmo di 50 unità all'anno.
Anche il Lynx dovrebbe subire la sua prova del fuoco entro la fine del 2024, con la consegna dei primi esemplari promessa all’Ucraina. Inoltre è ancora in competizione in Grecia e negli Stati Uniti.
Il secondo driver di crescita del gruppo tedesco è il sistema antiaereo Skyranger 30 e 35, già scelti da diversi eserciti europei, tra cui la Bundeswehr per 49 esemplari, in modo da sostituire il Gepard. Anche in questo caso, diversi esempi sono destinati all’Ucraina, per rafforzare la difesa antimissile e antidrone attorno a installazioni critiche e/o unità in combattimento.
Un terzo punto di sostegno alla crescita delle vendite del gruppo è rappresentato dall'artiglieria, che fornisce in particolare il tubo L/52 utilizzato dal Pzh2000 e l'RCH-155 ordinato dalla Bundeswehr, Ucraina e grande favorito in Svizzera. È anche Rheinmetall che produce la canna del nuovo Leopard 2A8 da KNDS.
Tuttavia, è l’imminente firma della partnership con Leonardo, per la progettazione e costruzione di 200 carri armati da combattimento e più di 500 veicoli da combattimento della fanteria per gli eserciti italiani, a segnare una svolta nelle ambizioni di Rheinmetall. Questo contratto, stimato in oltre 30 miliardi di euro, glielo consentirà, infatti lanciare la costruzione del suo nuovo carro armato da battaglia KF51 Panther, che presenta come alternativa al futuro Leopard 2AX, Abrams M1E3 e persino MGCS.
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