Pur godendo ancora di una posizione dominante sul mercato globale dei sottomarini convenzionali e di un portafoglio ordini che sfiora i 12 miliardi di euro, il costruttore navale tedesco tKMS, con sede a Kiel, si trova in una posizione delicata.
Infatti, qualche settimana fa, trattative con il gruppo Carlyle per l'acquisizione di una partecipazione nel gruppo industriale tedesco da parte del fondo d'investimento, si è conclusa nonostante l'opposizione del governo tedesco a questa procedura. Nonostante ciò, lo Stato tedesco non ha annunciato una partecipazione significativa in tKMS, mentre la società madre Thyssenkrupp cerca costantemente di separarsene.
Sembra che la difficile situazione del gruppo di Kiel abbia ispirato Fincantieri, il cantiere italiano che produce, in particolare, tutte le navi militari della Marina Militare, e che ha ottenuto negli ultimi anni diversi successi di prim'ordine sulla scena internazionale, in in particolare imponendo la FREMM italiana come modello base per la nuova fregata della Marina americana, la classe Constellation.
In occasione della fiera Euronaval 2024, infatti, Fincantieri ha reso noto il proprio potenziale interesse a realizzare un importante consolidamento europeo nel campo navale, attraverso una possibile fusione con tKMS.
sommario
Aggiornamento del 8 novembre 2024 : A seguito della pubblicazione di questo articolo Fincantieri ha smentito di aver avanzato una proposta di acquisizione riguardante TKMS. Il suo amministratore delegato ha risposto a una domanda diretta dei giornalisti di BreakingDefense.com su una possibile fusione con il gruppo tedesco, a margine della presentazione delle prospettive di Fincantieri, nell'ambito dello show Euronaval.
Ha detto di essere un partner di lunga data di tKMS (Fincantieri costruisce i sottomarini Type 212 per la Marina Militare) e che come tale il gruppo italiano è aperto alla discussione, senza aggiungere altro.
Per il momento, quindi, l'argomento è più che ipotetico e non rientra nell'agenda del cantiere italiano, anche se quest'ultimo si dice pronto a studiare la questione, qualora gli venisse fatta richiesta.
Thyssenkrupp vuole vendere la sua divisione navale tKMS, leader occidentale nei sottomarini a propulsione convenzionale e produttore delle fregate Méko
Nonostante la solida attività presente e futura, con la costruzione delle future fregate F-125/127 della Bundesmarine, nonché di 8 sottomarini Type 212CD ordinati da Oslo e Berlino, per un portafoglio ordini stimato in 11,9 miliardi, il gruppo navale tedesco non non gode più del favore della casa madre, il gruppo industriale Thyssenkrupp.
Ma gli sforzi di quest'ultimo a favore di una vendita finora non hanno mai avuto successo, recentemente con il fondo di investimento Carlyle, prima con il gruppo navale francese, e prima ancora con l'italiana Fincantieri.
Se i disaccordi di valutazione possono aver fatto fallire alcune trattative precedenti, è stata soprattutto l'opposizione del governo tedesco a far deragliare le trattative con il fondo d'investimento americano Carlyle poche settimane fa.
Non sorprende che ci siano molti candidati all’acquisizione o alla fusione con tKMS. Infatti, l'industriale è stato, dagli anni '1970 al 2000, il campione occidentale indiscusso nel campo dell'esportazione di sottomarini a propulsione convenzionale, con 68 sottomarini Type 200 ordinati da 14 marine mondiali, dal 1968 ad oggi, integrati da 25 Type molto più moderni e recenti 214/218, nonché 14 sottomarini Tipo 212 ordinati fino ad oggi, di cui 6 per la Bundesmarine.
Questo successo, già più che notevole, è completato, nel campo delle unità da combattimento di superficie, da quello del modello Meko 200, una corvetta pesante/fregata leggera venduta in 34 esemplari per otto Marine mondiali, oltre a una ventina di fregate e corvette costruite per la Marina tedesca negli ultimi trent'anni.
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Naval Group rende spaventosi gli elmetti chiodati, è vero :)
ciao, sembra che tu ami i nostri amici tedeschi soprattutto le loro politiche!
Ciao
In articoli precedenti lei ha menzionato la cooperazione militare e industriale della Francia con altri paesi europei come il Belgio o la Grecia.
Sarebbe possibile scrivere un nuovo articolo su questo tema, in particolare sulla cooperazione con il Belgio, tenendo conto dei recenti sviluppi (acquisto di attrezzature francesi da parte della Difesa belga, acquisto di società francesi da parte di gruppi belgi, sviluppo di strutture industriali comuni in Belgio ..ecc)
grazie