Alleanza all'interno del governo britannico per aumentare il budget della difesa

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Nonostante la posizione molto difficile di Theresa May e del suo governo, il nuovo Segretario alla Difesa, Penny Mordaunt, sembra voler cambiare profondamente le linee, in termini di budget stanziato per la difesa del Regno, aiutato in questo da Jeremy Hunt, il ministro degli esteri.

Entrambi hanno annunciato la loro ambizione di aumentare il budget degli eserciti "al livello richiesto", vale a dire al livello necessario per poter far fronte agli sconvolgimenti geopolitici in corso, che, secondo loro (e secondo me), alterano notevolmente la mappa geopolitica globale, come gli equilibri di potere. Nel mirino del Segretario alla Difesa, il rafforzamento militare della Russia, considerato molto preoccupante, così come quello della Cina, ma anche dell'Iran, per citare solo le potenze più evidenti. Inoltre, il dinamico duo ha attaccato la famosa "regola del 2%" della NATO, che per molti anni ha agito da specchio politico, facendo perdere di vista ai leader i veri problemi della Difesa per attenersi a un approccio puramente contabile.

Senza fissare apertamente obiettivi numerici per quanto riguarda il Pil, sebbene i due ministri sostengano apertamente la soglia del 4% auspicata dagli Stati Uniti, Penny Mordaunt ha già avvertito, durante il suo discorso di investitura, che avrebbe avuto la vita di dire al Dipartimento del Tesoro , per ottenere i crediti necessari per ricapitalizzare le forze armate e dare loro i mezzi per svolgere le loro missioni, definite a seconda del ruolo che il Regno Unito avrà in futuro.

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Il discorso dei due politici britannici, ampiamente riportato anche dalla stampa d'Oltremanica, dimostra che non solo c'è spazio politico per chi è favorevole al rafforzamento della difesa, ma che è possibile realizzarlo, anche in via volontaria partito tradizionalmente molto liberale e attaccato al pareggio di bilancio. Mostra anche gli effetti perversi della famosa regola del 2%, che è stata, ricordiamo, ampiamente utilizzata durante la campagna presidenziale francese del 2017, e che è servita anche come quadro di riferimento per la revisione strategica del 2017, alterando di fatto la concezione delle minacce in modo estremamente quadro vincolato.

Speriamo che il dinamismo e la volontà mostrati da Me Penny Mordaunt e Jeremy Hunt possano diffondersi in tutta Europa, in particolare in Francia, e ispirare l’emergere di una riflessione politica obiettiva e ambiziosa sui bisogni e sui mezzi necessari alla difesa nazionale ed europea.

Altrimenti rischiamo di rivivere, nel più o meno lungo periodo, uno scenario paragonabile a quello degli anni ’30...

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