MBDA dimostra le prestazioni del suo missile Mistral 3 contro i droni

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Alla fine, niente vuole una vera dimostrazione! È essenzialmente su questo paradigma che MBDA si è basata per organizzare, il 6 novembre 2019, una dimostrazione di fuoco dal vivo capacità del suo missile antiaereo leggero Mistral 3 contro droni aerei o UAV, davanti ad una delegazione di quasi 15 paesi venuta appositamente per l'occasione. E il missile francese "ha fatto il lavoro", abbattendo in rapida successione due droni bersaglio MIRACH 40 che riproducono i diversi aspetti degli UAV oggi utilizzati negli eserciti, compreso il tiro sul bersaglio da più di 7 km di distanza.

Prodotto in oltre 16.000 unità, il missile antiaereo portatile Mistral è stato consegnato, dalla sua entrata in servizio nel 1988 nell'esercito francese, a 32 paesi, e rimane in servizio in una ventina di essi, tra cui 9 paesi europei. Recentemente lo è La Serbia che ha ordinato il Mistral 3 per i suoi eserciti. A differenza dello Stinger americano o dello Strela russo, il Mistral non può essere sostenuto da un fante per sparare, e necessita di una postazione di tiro leggera e trasportabile per sostenere i 20 kg del missile lungo 1 metri, ma questo eccesso di peso comporta notevoli vantaggi, come una portata superiore a 80 km e una velocità di Mach 7, dove uno Stinger non può superare una portata di 2,7 km e una velocità di Mach 5. Inoltre, il Mistral è noto per essere estremamente preciso, centrando il bersaglio nel 2,2% dei casi su oltre 96 tiri effettuati fino al 4500.

mistral ATLAS sul veicolo Arquus Sherpa Defense News | CIWS e SHORAD | Difesa antiaerea
Torretta ATLAS sui veicoli corazzati leggeri Arquus Sherpa.

Il Mistral 3, o F3, in servizio nelle forze armate francesi, ma anche estoni, può essere implementato da una stazione autonoma che consente di sparare in 30 secondi, nonché su diversi veicoli e sistemi, come il sistema ATLAS che consente di equipaggiare un faro veicolo con 2 missili Mistral pronti a sparare e una stazione di tiro controllata digitalmente, oppure il sistema SADRAL che offre capacità simili alle navi da combattimento. La precisione del missile e la sua reattività ne fanno un sistema particolarmente adatto a combattere droni o UAV, nonché contro missili da crociera o antinave, se applicabile.

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Possiamo interrogarci sull’equazione economica consistente nell’utilizzare un missile da 300.000 euro per eliminare un drone che costa solo 50.000 o 100.000 euro all’avversario. Ma in questo settore non si cerca il logoramento materiale, ma l’eliminazione della potenziale minaccia rappresentata dagli UAV trasmettendo posizioni precise delle forze alleate, consentendo, ad esempio, di guidare il fuoco missilistico dell’artiglieria o gli attacchi aerei. o, ancora più prosaicamente, indirizzare la manovra dell'avversario per sfruttare le debolezze del sistema alleato.

Thales RAPIDSeaGuardian CIWS Euronaval 2016 notizie 1 Notizie sulla difesa | CIWS e SHORAD | Difesa antiaerea
La torretta Rapid Sea Gardian di Thales utilizza il cannone 40 CTAS di Nexter. Associato al Mistral Mistral 3, questo dispositivo potrebbe rappresentare un'ottima base per lo sviluppo di uno SHORAD europeo.

Il Mistral 3 di MBDA offre senza dubbio un'eccellente piattaforma al BITD francese per progettare un sistema di difesa aerea ravvicinata SHORAD in grado di supportare le forze sul campo di battaglia. Associato al sistema RapidFire di Nexter e ai suoi 40 cannoni CTAS, ed eventualmente 2 o 4 MICA VL o VT1 per ingaggiare bersagli nella banda di 7-20 km, il Mistral 3 offrirebbe una piattaforma antiaerea ad alte prestazioni anche contro aerei, navi da crociera missili, elicotteri e droni, ovvero tutte le minacce che un moderno SHORAD deve affrontare. Riguardo all’urgente bisogno espresso da tutti gli eserciti europei per un sistema del genere, ci si potrebbe chiedere perché il BITD francese non si sia ancora imbarcato in questo progetto, prima che gli Stati Uniti lo abbiano posto il loro IM-SHORAD con orari molto inferiori rispetto a tutti i loro tradizionali clienti europei?

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