In occasione dell'allestimento della mostra EuroSatory, Nexter ha presentato il prototipo dell'EBRC(Armored Reconnaissance and Combat Vehicle) Jaguar, che sostituirà gli AMX10RC, ERC90 e VAB Mephisto negli eserciti francesi. Questo carro armato leggero 6×6 è equipaggiato con una torretta da 40 CTAS che trasporta il cannone CTC da 40 mm, una torretta retrattile che utilizza 2 missili anticarro MMP e una mitragliatrice da 7,62 mm azionata a distanza.
Integrati nel programma SCORPION, i giaguari scambiano e ricevono dati tattici dal campo di battaglia digitalizzato con gli altri veicoli integrati nel programma: carri armati Leclerc, Caesar Canon, VBCI o VMRB Griffon.
L'EBRC è, in un certo senso, un veicolo corazzato tipicamente francese, perfettamente adattato alla dottrina di manovra francese evidenziata ad esempio durante l'Operazione Serval. A differenza di quelle americane, britanniche o tedesche, le forze francesi privilegiano la mobilità , talvolta a scapito della protezione o della potenza di fuoco. Così, mentre il tedesco Puma o l'americano Stryker cercano di rafforzare la loro resistenza ai razzi e ai missili anticarro, il Jaguar si accontenta di armature efficaci contro le armi leggere e le schegge di artiglieria.
Tuttavia, se questa caratteristica può apparire come un punto debole, si scopre che la maggiore mobilità fornita dal peso ridotto del veicolo corazzato si è spesso rivelata un vantaggio decisivo in combattimento, sia nel deserto iracheno nel 1991, sulle montagne afghane o le dune del Mali.
D'altro canto, questi veicoli corazzati sono probabilmente vulnerabili in un ambiente ad alta intensità , come la maggior parte dei veicoli corazzati SCORPION francesi ad eccezione del Leclerc. Va ricordato che questo programma è stato concepito mentre le prospettive di impegno erano focalizzate sul combattimento contro-insurrezionale, affrontando un avversario che utilizzava armi relativamente rustiche e soprattutto leggere. Per ovviare a questo, l'EBRC come il VBMR disporrà di una protezione di tipo Soft kill composta da rilevatori di minacce, sistemi di disturbo, esche e bombe fumogene, alla quale si potrà aggiungere, se necessario, la protezione Hard Kill, che sarà in grado di intercettare una minaccia (missili, guscio, razzo) prima dell'impatto.