Nei primi mesi successivi allโinizio dellโoffensiva russa in Ucraina, molti paesi, in Europa e altrove, hanno annunciato aumenti significativi del loro sforzo di difesa, per far fronte alla riorganizzazione della minaccia e della geopolitica mondiale. Cosรฌ, il 27 febbraio, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha annunciato al Bundestag l'attuazione di una dotazione di 100 miliardi di euro per finanziare le attrezzature critiche della Bundeswehr, nonchรฉ il rapido aumento dello sforzo di difesa. , 2% del PIL. In seguito, anche molti altri paesi, fino ad allora riluttanti ad aumentare i propri sforzi di difesa, si sono impegnati in una simile dinamica, dai Paesi Bassi alla Spagna, passando per il Belgio e lโItalia. Dall'altra parte della Manica, il segretario alla Difesa Ben Wallace ha addirittura annunciato di avere intenzione di farlo aumentare il budget per la difesa del Regno Unito al 3% del PIL e a 100 miliardi di sterline.
Da allora, a quanto pare, lโacqua รจ passata sotto i ponti, perchรฉ molti governi si sono impegnati a ritardare gli annunci fatti nella primavera del 2022. ร vero che, da allora, le forze ucraine non solo hanno resistito allโoffensiva russa, ma hanno anche eroso considerevolmente il potenziale militare convenzionale del Cremlino, al punto che ora, lโorco russo che credevamo capace di impadronirsi della Polonia in soli 4 giorni, appare molto meno imponente e minaccioso, al di lร della dimensione strategica che resta piรน che problematica. A Berlino, infatti, gli annunci piรน recenti suggeriscono che se il governo punta ancora ad aumentare lo sforzo di difesa al 2% del PIL, tale obiettivo sarร raggiunto in tempi molto piรน lunghi di quelli inizialmente previsti. Inoltre, il bilancio 2023 degli eserciti tedeschi sarร molto vicino a quello del 2022, ovvero lโ1,6% del PIL.
A Londra hanno portato il cambio di governo e le notevoli difficoltร economiche che l'amministrazione di Rishi Sunak deve affrontare il puro e semplice abbandono delle ambizioni avanzate da Ben Wallace pochi mesi prima, anche se questโultimo mantenne il suo ministero nel nuovo governo. L'obiettivo di uno sforzo di difesa al 3% del Pil e di oltre 100 miliardi di sterline รจ quindi superato e Londra si รจ impegnata, attraverso il ministro delle Finanze Jeremy Hunt, a mantenere lo sforzo di difesa britannico "al di sopra del 2%" in conformitร con gli impegni della Nato. Lo stesso vale adesso per l'Italia, che lo aveva annunciato ad aprile un aumento del bilancio della difesa di 12 miliardi di euro entro il 2028 per raggiungere la soglia del 2% richiesta, ma il cui bilancio 2023 in preparazione non prevede alcun aumento del budget destinato ad eserciti o acquisizioni, e uno sforzo di difesa che si manterrร intorno all'1,5%.
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