Anche l'Esercito popolare di liberazione cinese sviluppa una dottrina di tutti i domini

Come abbiamo più volte scritto, mentre l'attenzione dei media e della politica occidentali, anche negli Stati Uniti, è oggi concentrata sulla Russia e sul conflitto in Ucraina, è proprio la Cina a preoccupare soprattutto gli strateghi del Pentagono. Infatti, al di là delle sue capacità nucleari, Mosca non ha più le capacità militari, economiche e demografiche per rappresentare una grave minaccia per Washington e la NATO, tanto più che i suoi eserciti hanno sofferto pesantemente dall'inizio del conflitto, con perdite significative in uomini e materiali . La Cina, dal canto suo, ha un'economia molto dinamica, sostenuta da ingenti riserve finanziarie, nonché una popolazione di 1,4 miliardi di persone. compresi 25 milioni di uomini in soprannumero di età compresa tra i 20 ei 40 anni, e ora capacità industriali e tecnologiche tangenti a quelle degli Stati Uniti.

Per affrontare questa sfida, il Pentagono ha scommesso sulla tecnologia, in particolare per compensare la sua futura debolezza in termini di massa, basandosi su sistemi autonomi come droni aerei e navali, sistemi cinetici avanzati come missili ipersonicie capacità superiori nei settori più tradizionali degli armamenti terrestri, aerei e navali. Soprattutto, i generali americani svilupparono un'avanzata dottrina dell'impegno cooperativo, designata dall'acronimo JADC2 per Joint All-Domain Command and Control. Basata sull'interconnessione di tutti i sistemi di comunicazione sotto il controllo della fusione dei dati e sull'uso massiccio di tecnologie di intelligenza artificiale e cloud computing, questa dottrina dovrebbe consentire di ridurre notevolmente i lead time ed estendere le capacità di quelle che gli strateghi americani chiamano Kill Chains, consentendo a ciascun sistema connesso di avere accesso alle informazioni e ai mezzi degli altri sistemi disponibili in teatro per rispondere a una minaccia o cogliere un'opportunità in tempi particolarmente brevi, dell'ordine di pochi minuti, dove sono bastati pochi ore qualche anno fa.

Le capacità informatiche sono state sviluppate in modo massiccio dal PLA dal 2015, e intervengono sia per proteggere i sistemi informativi sia per privare l'avversario di alcuni dei suoi mezzi, in accordo con la dottrina del PLA che mira più a neutralizzare le capacità dell'avversario che a distruggili.

Per le forze americane la dottrina JADC2 deve consentire di ottimizzare al massimo l'utilizzo dei mezzi disponibili in un teatro di operazioni, spaziando dai satelliti alle capacità Cyber, includendo le forze del 4 corpo americano, così come per compensare il probabile gioco di potere cinese, se applicabile. Tuttavia, questa strategia soffre, come accade anche con l'uso massiccio di droni o il miglioramento delle capacità dei sistemi d'arma o l'addestramento delle forze, di una grave debolezza strutturale, che più contro la quale gli eserciti americani sono poveri. In tutti questi ambiti, infatti, Pechino sta sviluppando dalla sua parte capacità comparabili, con l'ovvio obiettivo di neutralizzare il moltiplicatore operativo sperato dagli americani. Così, nell'ultimo rapporto sulla potenza militare cinese, pubblicato dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per il Congresso, ha indicato che il PLA sarebbe impegnato dalla sua parte nello sviluppo di una dottrina paragonabile al JADC2 americano, designato Guerra di precisione multidominio da Pechino.


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